La giustizia americana ha dato l’approvazione preliminare all’accordo extragiudiziale siglato da Anthropic e una rappresentanza di autori americani per risolvere la vertenza che vedeva la startup di intelligenza artificiale generativa accusata di training illegale del suo LLM Claude. Sciolte le riserve del giudice William Alsup, i querelanti hanno inaugurato il sito www.anthropiccopyrightsettlement.com, che include un database consultabile delle opere citate nella causa a beneficio di autori al momento non coinvolti nel procedimento che vogliano unirsi alla richiesta di risarcimento. La ricerca di ulteriori parti lese - hanno fatto sapere i coordinatori del sito - procederanno fino al termine del prossimo novembre, mentre il termine di presentazione delle segnalazioni online è stato fissato entro il 23 marzo 2026, un mese prima dell’udienza di approvazione finale dell’accordo. I risarcimenti potranno essere erogati a partire da agosto 2026. I promotori della class action hanno stimato in 3000 dollari il compenso massimo per ogni singolo querelante, escluse - però - le spese legali. Gli avvocati che hanno assistito gli autori hanno infatti spiegato di essere intenzionati a chiedere "fino al 25% del Fondo di conciliazione” oltre al rimborso “dei costi e di altre spese” legati alla propria attività nell’ambito della vertenza. Come ampiamente previsto, la soluzione della causa tra Anthropic e gli editori sta aprendo la strada a una soluzione per la vertenza che sta vedendo coinvolta l’azienda di AI generativa e una rappresentanza di autori musicali: come riferito da diverse testata americane le parti in causa hanno chiesto "l’intervento del giudice nella risoluzione della controversia" riguardante la richiesta di ammissione agli atti delle "trascrizioni delle deposizioni dei dipendenti di Anthropic e relativi documenti relativi al contenzioso” degli editori contro la società informatica.