In soli quattro anni, da quando cioè venne scoperto dai produttori Mara Maionchi e Alberto Salerno e da questi portato (con un contratto di licenza) alla EMI, Tiziano Ferro è diventato un nome importante del mercato pop globale, capace di vendere all’estero più della metà dei due milioni di copie collezionati con i suoi primi due album. Per questo la notizia del suo rinnovo di contratto con la stessa EMI Music, al termine di una trattativa che si dice essere stata laboriosa e complessa, è di quelle che assumono rilevanza internazionale. A darne notizia ufficiale è infatti un comunicato diramato in lingua inglese dai quartieri generali della multinazionale, che annuncia per il 2006 il terzo album di studio, in fase di ultimazione, dell’artista nativo di Latina: fresco reduce, tra l’altro, dal primo tour in America Latina intrapreso sull’onda del successo regionale di “111” che gli ha fruttato il numero uno nelle classifiche messicane, piazzamenti in Argentina e in Colombia e una nomination agli scorsi MTV Latin Music Awards (vedi News). <br> “Siamo felici che Tiziano abbia deciso di prolungare il fortunato rapporto che lo lega alla EMI e desideriamo lavorare con lui per molti anni ancora”, ha commentato il presidente e ceo della EMI Music Continental Europe Jean-François Cecillon citando gli artefici italiani del successo di Ferro, Fabrizio Giannini e Giuseppe Ciaraldi , mentre l’artista si è detto soddisfatto di un contratto che “permetterà alla mia carriera di svilupparsi ulteriormente in Italia, in Europa e nel resto del mondo”.