“La tecnologia dell'intelligenza artificiale sta avanzando rapidamente, offrendo nuove possibilità creative e nuove sfide all'industria musicale. E’ fondamentale che l'industria musicale unisca le forze e agisca congiuntamente per proteggere la creatività e al contempo favorire l'innovazione”: con questa premessa Spotify ha annunciato nel pomeriggio di oggi, giovedì 16 ottobre, una collaborazione su vasta scala con i principali partner discografici sia major che indipendenti per lo sviluppo di “prodotti musicali basati sull'AI, pensati per gli artisti”. “Eliminare gli effetti peggiori dell'AI di generazione è un tassello essenziale del puzzle. Il mese scorso abbiamo condiviso le misure che stiamo adottando per eliminare spam, impersonificazione e inganno nell'era dell'intelligenza artificiale”, ha spiegato il DSP svedese in una nota: “Abbiamo anche sentito costantemente dagli artisti e dai loro team che i prodotti musicali emergenti basati sull'intelligenza artificiale spesso non sembrano pensati per supportare le loro carriere, le loro attività e la loro fan base. Troppo spesso, sembrano esperimenti a breve termine concepiti per competere con loro, piuttosto che soluzioni a lungo termine progettate per servire gli artisti. Ecco perché Spotify si è concentrata sull'utilizzo della tecnologia di intelligenza artificiale generativa per potenziare funzionalità che mettono in contatto fan e artisti, come il nostro AI DJ, la nostra daylist personalizzata o la nostra AI Playlist, che aiutano gli ascoltatori a scoprire i loro prossimi artisti preferiti in modi nuovi”. “Oggi annunciamo l'intenzione di collaborare con Sony Music Group, Universal Music Group, Warner Music Group, Merlin e Believe per sviluppare prodotti di intelligenza artificiale responsabili che diano potere agli artisti e agli autori che rappresentano e li mettano in contatto con i fan che li sostengono”, ha fatto sapere Spotify, auspicando - per il futuro - “di coinvolgere altri titolari di diritti e distributori”. “Alcune voci nel settore tecnologico ritengono che il copyright debba essere abolito. Noi no. I diritti dei musicisti sono importanti. Il copyright è essenziale”, ha chiarito l’azienda svedese: “Se l'industria musicale non si fa promotrice in questo momento, l'innovazione basata sull'intelligenza artificiale avverrà altrove, senza diritti, consenso o compensi. Insieme ai titolari dei diritti, agli artisti e agli autori, stiamo investendo in modo significativo nella ricerca e nello sviluppo di prodotti basati sull'intelligenza artificiale”. Spotify ha voluto rendere espliciti fin da subito i principi che regoleranno la propria condotta nell’ambito di questi nuovi accordi. Lo sviluppo dei nuovi prodotti sarà basato su accordi preliminari, “non chiedendo perdono in un secondo momento”. “Riconosciamo che esiste un'ampia gamma di opinioni sull'uso degli strumenti di musica generativa all'interno della comunità artistica”, ha proseguito la piattaforma: “Pertanto, artisti e titolari dei diritti sceglieranno se e come partecipare per garantire che l'uso degli strumenti di intelligenza artificiale sia in linea con i valori delle persone dietro la musica”. L’obiettivo, quindi, è quello di creare prodotti che generino “flussi di entrate completamente nuovi per i titolari dei diritti, gli artisti e gli autori, garantendo loro un compenso adeguato per l'utilizzo del loro lavoro e un riconoscimento trasparente per i loro contributi”. E, ultimo ma non meno importante: “Gli strumenti di intelligenza artificiale che sviluppiamo non sostituiranno l'arte umana. Offriranno agli artisti nuovi modi per essere creativi e connettersi con i fan. Sfrutteremo il nostro ruolo di luogo in cui oltre 700 milioni di persone vengono ad ascoltare musica ogni mese per garantire che l'intelligenza artificiale generativa approfondisca le connessioni tra artisti e fan”. “Abbiamo iniziato a creare un laboratorio di ricerca sull'intelligenza artificiale generativa all'avanguardia e un team di prodotto focalizzato sullo sviluppo di tecnologie che riflettano i nostri principi e creino esperienze innovative per fan e artisti”, spiega Spotify: “Questo lavoro combinerà i nostri sforzi di ricerca e sviluppo con partnership nell'intero ecosistema tecnologico, il tutto plasmato in stretta collaborazione con artisti, produttori e autori. Il nostro obiettivo è garantire che il futuro dell'innovazione musicale avvenga in modo responsabile e invitare le menti migliori dell'intelligenza artificiale a contribuire alla sua costruzione. Abbiamo già iniziato a lavorare sulle prime linee guida di prodotto che danno vita a questi principi, e ne arriveranno altre man mano che continueremo a sviluppare nuovi strumenti ed esperienze per i fan. Ci impegniamo a garantire che l'intelligenza artificiale migliori la creatività, crei nuove opportunità per il settore e mantenga gli artisti al centro della musica”. "La tecnologia dovrebbe sempre essere al servizio degli artisti, non il contrario”, ha dichiarato il cp-CEO e Chief Business Officer di Spotify Alex Norström: “Il nostro obiettivo in Spotify è garantire che l'innovazione supporti gli artisti, tutelando i loro diritti, rispettando le loro scelte creative e creando nuovi modi per i fan di scoprire e apprezzare la musica che amano". "L'intelligenza artificiale rappresenta il cambiamento tecnologico più significativo dai tempi degli smartphone e sta già rimodellando il modo in cui la musica viene creata e fruita”, ha aggiunto Gustav Söderström, co-CEO e Chief Product and Technology Officer di Spotify: “Vogliamo costruire questo futuro fianco a fianco con l'industria musicale, guidati da principi chiari e da un profondo rispetto per i creatori, proprio come facevamo ai tempi della pirateria. La nostra azienda apporta una profonda competenza nella ricerca a questa opportunità e stiamo attivamente ampliando il nostro team e le nostre capacità di intelligenza artificiale per guidare la continua crescita dell'intero ecosistema musicale". "Siamo lieti di collaborare con Spotify per sviluppare soluzioni di intelligenza artificiale generativa responsabile che ampliano le opportunità per artisti e autori, migliorando al contempo l'esperienza musicale per i fan”, ha dichiarato il Presidente di Sony Music Rob Stringer: “Questo è il riconoscimento che la concessione diretta di licenze prima del lancio di nuovi prodotti è l'unico modo appropriato per svilupparli e dimostra come un mercato che funziona correttamente avvantaggi tutti nell'ecosistema e alimenti l'innovazione. Apprezziamo e applaudiamo la leadership di Spotify in questo periodo critico". "Da diversi anni portiamo avanti iniziative con i nostri partner per mettere gli artisti al centro del dibattito sull’AI generativa e abbiamo stretto accordi incentrati sugli artisti che creano nuovi strumenti innovativi per sfruttare le opportunità offerte da questa tecnologia rivoluzionaria”, ha ribadito Lucian Grainge, Presidente e CEO di Universal Music: “Mi congratulo con Daniel (Ek, ndr), Alex e Gustav per aver compiuto questi passi avanti fondamentali per far progredire questo approccio. E’ essenziale collaborare con partner strategici come Spotify per abilitare i prodotti di AI generativa in un panorama commerciale fiorente in cui artisti, autori, fan, case discografiche e aziende tecnologiche possano prosperare". "Ci siamo costantemente concentrati sull'assicurarci che l'intelligenza artificiale funzioni a favore di artisti e autori, non contro di loro”, ha fatto sapere il CEO di Warner Music Robert Kyncl: “Questo significa collaborare con partner che comprendano la necessità di nuovi accordi di licenza per l'intelligenza artificiale che proteggano e compensino i titolari dei diritti e la comunità creativa. Sosteniamo le ponderate misure di Spotify in materia di intelligenza artificiale e accogliamo con favore l'opportunità di essere pionieri del futuro insieme". "L'approccio di Merlin all'uso dell'intelligenza artificiale nella musica è semplice”, ha commentato Charlie Lexton, COO di Merlin: “Cerchiamo attivamente partner che rispettino e valorizzino il copyright, rispettino e valorizzino gli artisti e desiderino arricchire, non sostituire, la comunità creativa. I principi di Spotify sull'intelligenza artificiale annunciati oggi dimostrano lo stesso impegno. Siamo entusiasti di lavorare insieme per garantire che questi principi si traducano in prodotti che migliorino realmente l'ecosistema creativo e commerciale, a beneficio dei nostri membri indipendenti, dei loro artisti e dei loro fan". "A Believe, abbiamo sempre visto due facce dell'intelligenza artificiale e dell’AI generativa. Da un lato c'è l'’ai responsabile’, focalizzata sulla protezione degli artisti e del copyright, guidata dai nostri quattro principi di consenso, controllo, compensazione e trasparenza. Dall'altro lato c'è l'’IA creativa di valore’, innovazioni che mettono al centro gli artisti e le loro carriere, potenziando la creatività, accelerando la scoperta della musica e rafforzando il coinvolgimento dei fan”, ha concluso Denis Ladegaillerie, fondatore e CEO di Believe: “Dopo aver supportato le recenti iniziative di Spotify per rafforzare la protezione dell'AI, siamo ora entusiasti di collaborare con Spotify per sviluppare congiuntamente strumenti di “intelligenza artificiale creativa di valore’ che alimenteranno lo sviluppo degli artisti e apriranno nuove opportunità creative e commerciali".