E’ scoppiata la pace tra Universal Music e Udio, uno dei più popolari modelli di AI generativa musicale. In un comunicato congiunto diffuso oggi, giovedì 30 ottobre, le due aziende hanno annunciato un accordo strategico - definito “il primo in questo campo” - che ha portato alla risoluzione pacifica della vertenza che vedeva contrapposte le due aziende per utilizzo non autorizzato ai fini di training di materiale coperto da diritto d’autore. UMG e Udio, quindi, “collaboreranno a un'esperienza innovativa e nuova di creazione, consumo e streaming di musica commerciale”, grazie - oltre che a un’intesa compensativa - a “nuovi accordi di licenza per la musica registrata e l'editoria” che offriranno ulteriori opportunità di guadagno agli artisti e agli autori” del gruppo. “La nuova piattaforma, che sarà lanciata nel 2026, sarà basata su una tecnologia di intelligenza artificiale generativa all'avanguardia, che verrà addestrata su musica autorizzata e concessa in licenza”, hanno fatto sapere UMG e Udio: “Il nuovo servizio in abbonamento trasformerà l'esperienza di coinvolgimento degli utenti, creando un ambiente protetto e autorizzato per personalizzare, riprodurre in streaming e condividere musica in modo responsabile sulla piattaforma Udio”. "Non potremmo essere più entusiasti di questa collaborazione e dell'opportunità di lavorare al fianco di UMG per ridefinire il modo in cui l'intelligenza artificiale supporta artisti e fan", ha dichiarato Andrew Sanchez, co-fondatore e CEO di Udio: "Questo momento dà vita a tutto ciò che abbiamo costruito finora: unire l'intelligenza artificiale e l'industria musicale in un modo che sostenga davvero gli artisti. Insieme, stiamo costruendo il panorama tecnologico e aziendale che amplierà radicalmente le possibilità della creazione e del coinvolgimento musicale". "Questi nuovi accordi con Udio dimostrano il nostro impegno nel fare ciò che è giusto per i nostri artisti e cantautori, che si tratti di adottare nuove tecnologie, sviluppare nuovi modelli di business, diversificare i flussi di entrate o altro ancora”, ha aggiunto Lucian Grainge, Presidente e CEO di UMG: “Non vediamo l'ora di lavorare con Andrew, che condivide la nostra convinzione che insieme possiamo promuovere un sano ecosistema di intelligenza artificiale commerciale in cui artisti, cantautori, case discografiche e aziende tecnologiche possano prosperare e creare esperienze incredibili per i fan". L’accordo annunciato oggi risolve - parzialmente - la battaglia legale intrapresa dalle major nei confronti di Udio e Suno nell’estate del 2024. Che sia stata Universal Music ad avviare il processo di disgelo - con un accordo che, verosimilmente, può rappresentare un modello destinato a regolare i rapporti tra industria creativa e società di sviluppo di soluzione di Gen AI - stupisce relativamente: dopo l’indiscrezione fatta trapelare da Bloomberg lo scorso scorso 3 giugno, in una nota interna rivolta ai dipendenti dell’azienda lo stesso Grainge si era detto pronto a valutare, per UMG, “lo sviluppo di prodotti di intelligenza artificiale basati su modelli addestrati in modo responsabile”.