Così come gli altri mercati avanzati a livello globale, anche quello britannico della musica registrata sta facendo i conti con un forte rallentamento della propria crescita. Secondo i dati prodotti dalla British Phonographic Industry - l’entità che rappresenta l’industria discografica nazionale - riferiti in anteprima da MW nel terzo trimestre 2025 la crescita del segmento streaming oltremanica si è fermata a +4,9%, meno della metà di quanto registrato nel 2024 (+11,4%) e nel 2024 (+12,2%) ed esattamente un punto in meno rispetto a quanto rilevato alla fine del primo trimestre di quest’anno (+5,9%). A superare, in termini di incremento, quella che da ormai dieci anni, è considerata la locomotiva della musica registrata per eccellenza è stato - nel Regno Unito - il segmento meno digitale di tutti: tra gli scorsi mesi di luglio e settembre, in Gran Bretagna, il vinile è cresciuto del 7,4%, due punti e mezzo in più dello streaming. Nonostante il tasso di crescita del settore, aggregando tutti i settori, si sia fermato al 4,8%, i vertici della BPI si sono detti comunque ottimisti. “C'è un momento in cui la crescita inizia naturalmente a rallentare, anche per quanto riguarda il numero di abbonati quando si tratta di streaming”, ha spiegato la CEO della British Phonographic Industry Jo Twist: “Tuttavia, anche se l'idea di aumenti a due cifre e di crescita esponenziale potrebbe essere ormai alle nostre spalle, possiamo restare ottimisti riguardo a un'ulteriore e solida crescita per molti anni a venire”.