AssoConcerti, per mezzo di una nota ufficiale, ha espresso soddisfazione per la presentazione di una serie di emendamenti al Disegno di Legge di Bilancio 2026 che riguardano il settore della musica popolare contemporanea da gran parte delle forze politiche, di maggioranza e di opposizione. “Qualcosa finalmente sta cambiando”, ha commentato il Presidente dell’Associazione Bruno Sconocchia: “AssoConcerti nasce due anni fa per rappresentare la categoria dei produttori ed organizzatori di spettacoli di musica popolare contemporanea dal vivo, un settore che i dati dimostrano essere il comparto trainante dell’intero mondo dello spettacolo dal vivo e la locomotiva dell’industria musicale italiana, settore di importanza strategica per il Paese dal punto di vista culturale, sociale ed economico, ma che finora non ha avuto da parte delle Istituzioni e del mondo politico le attenzioni che merita”. Le proposte avanzate riguardano l’istituzione di strumenti di sostegno agli spettacoli musicali dal vivo attraverso la costituzione di un Fondo di investimento o, in altri casi, di forme di tax credit, con l’obiettivo - spiega AssoConcerti - “di favorire una più ampia distribuzione territoriale delle iniziative musicali e di promuovere la partecipazione del pubblico, riconoscendo alla musica dal vivo il suo pieno valore culturale, sociale ed economico”. “Un segnale fondamentale per il nostro settore, che testimonia anche l’autorevolezza della nostra Associazione e che ci sprona a proseguire lungo questa strada per garantire prospettive più solide per il futuro degli operatori che rappresentiamo”, ha concluso Sconocchia: “AssoConcerti si augura che il mondo della politica possa trovare una intesa per il prosieguo del percorso parlamentare delle proposte avanzate, e in questo senso rinnova la propria disponibilità al dialogo e alla collaborazione con le Istituzioni, mettendo a disposizione idee, dati ed esperienze per trasformare il momento favorevole che il settore sta vivendo in una crescita stabile e sostenibile, a beneficio della musica dal vivo, della cultura nazionale e dell’intero sistema Paese”.