Si parla di catalogo e classici alla Milano Music Week al panel “(Still) Wish You Were Here: anatomia di un capolavoro”, presentato da Rockol in collaborazione con Sony Music Italy e dedicato al classico dei Pink Floyd, che uscirà in una versione espansa per i 50 anni a dicembre. A coordinare i lavori Nino Gatti, storico e archivista dei Pink Floyd. Presente anche Stash, leader dei The Kolors e grande appassionato della band. “È musica di un’attualità sconcertante, nonostante siano passati più di 50 anni”, spiega Luca Fantacone, Director Catalogue di Sony Music Italy, che pubblicherà la ristampa del classico, prima di introdurre un ascolto di “Shine On You Crazy Diamond” su un giradischi posizionato sul palco. Qualche minuto di religioso silenzio, poi a parlare del suo rapporto con l’album è Stash. “Per me è l’album più coerente e fluido della mia band preferita. Quando si fa musica è difficile ascoltare la propria, ma spesso i Pink Floyd hanno raccontato che questo è il loro disco preferito. È la loro quintessenza, l’ultimo veramente organico con contributi di tutto il gruppo. Ha avuto un’influenza quasi concettuale su di me e su come faccio musica.” “È la punta di diamante della loro discografia”, sintetizza il cantante. “In un contesto artistico opposto a quello corrente, dove moltissime cose sono già state fatte, al tempo c’era più spazio per la sperimentazione”, spiega Fantacone. “Il risultato è questa musica che è passata per i decenni. Abbiamo iniziato facendo una cosa che non si fa più: ascoltare musica senza fare nient’altro. Una delle grandi differenze rispetto a oggi è che chi faceva musica allora sapeva come poi veniva ascoltata.” Nino Gatti racconta che “Wish You Were Here” è un disco sull’assenza, un disco che celebra il loro amico di adolescenza e pifferaio magico che non c’è più, Syd Barrett. Viene rievocato il famoso aneddoto del primo leader della band che si presentò in studio, irriconoscibile, durante le sessioni del disco. Viene fatta ascoltare una demo di “Welcome to the Machine”, accompagnata da un lyric video che sarà incluso nella ristampa. Gatti racconta come quella canzone sia sostanzialmente un brano sullo show business e sui prezzi che richiede: questo è quello che è successo a Barrett. “La ‘machine’ oggi è più presente che mai”, commenta Stash. “Io mi sento fortunato, perché nonostante siano belli i nostri numeri, credo ci sia un allineamento di pianeti e di tendenze. Io il sistema lo sento, ma sento anche che c’è una voglia di cambiare: noi stiamo lavorando al nuovo disco, venendo da un percorso di singoli, ma lo facciamo con un percorso di racconto più ampio. Il pop ha sofferto molto questo tipo di machine.” E per ribadire il suo essere fuori dagli schemi, Stash imbraccia la chitarra e suona per il pubblico una bella versione di “Wish You Were Here”. La riedizione di "Wish you were here" per il cinquantennale uscirà il 12 dicembre per Sony Music (si può già preordinare sul sito ufficiale, in vari formati: 3LP, 2CD, Blu-ray, digitale e cofanetto deluxe. L’edizione digitale comprenderà l’album originale del 1975 con un nuovo mix in Dolby Atmos realizzato da James Guthrie Include inoltre 25 brani bonus composti da 9 rarità da studio e 16 registrazioni dal vivo realizzate dal celebre bootlegger Mike Millard al concerto dei Pink Floyd alla Los Angeles Sports Arena del 26 aprile 1975 (qui pubblicate ufficialmente per la prima volta). L’audio dal vivo è stato restaurato e rimasterizzato da Steven Wilson. L’edizione Blu-ray permette inoltre ai fan di vedere 3 dei filmati proiettati nei concerti del tour del 1975, oltre a un cortometraggio di Storm Thorgerson.Il cofanetto deluxe contiene anche un quarto LP in vinile trasparente, “Live At Wembley 1974”, una replica del singolo giapponese 7” “Have A Cigar” / “Welcome To The Machine”, un libro cartonato con fotografie inedite, un comic book con il programma del tour e un poster del concerto di Knebworth. Su PinkFloyd.com saranno disponibili il merchandise esclusivo per il 50° anniversario e alcune edizioni limitate.