Contestualmente all’annuncio degli accordi con Udio e Stability, e del coinvolgimento - insieme alle altre due big three Universal Music e Sony Music - nel lancio del DSP Klay, il CEO di Warner Music Robert Kyncl ha pubblicato sul sito ufficiale della label una lettera aperta per chiarire la linea impressa all’azienda riguardo l’intelligenza artificiale. “L'AI è ancora agli albori”, ha premesso Kyncl: “Gli investimenti sono in forte crescita, i talenti affluiscono e una serie di nuove e ambiziose startup sta tornando a lavorare con la musica per la prima volta in oltre un decennio. Questo è il momento di plasmare i modelli di business, tracciare le linee guida e aprire la strada al futuro a beneficio dei nostri artisti e autori”. “Ci stiamo avvicinando a questa nuova era con una priorità su tutte: proteggere e dare potere agli artisti e agli autori che sono la nostra ragione d'essere”, prosegue Kyncl: “Ogni decisione che prendiamo, ogni partnership che stringiamo, ogni principio che stabiliamo è progettato per garantire che traggano vantaggio dalle possibilità dell'intelligenza artificiale”. I “tre principi irrinunciabili” individuati da Kyncl osservati da WMG per siglare accordi che riguardino l’AI sono “legarsi solo a partner che si impegnano a fornire modelli con licenza”, “termini economici che riflettano “adeguatamente il valore della musica”, e possibilità di opt-out su tutti i diritti - compresi quelli di immagine - per artisti e autori. “Negli ultimi 25 anni abbiamo assistito alla democratizzazione della distribuzione musicale”, prosegue Kyncl: “Molti prevedevano che avrebbe portato alla scomparsa del nostro settore, ma gli scettici si sono sbagliati. Le barriere all'ingresso sono cadute, il mondo si è rimpicciolito e gli artisti sono globali fin dal primo giorno. I fan amano avere un accesso personalizzato illimitato, lo streaming sta guidando una crescita senza precedenti e la musica ha più valore che mai”. “Ora stiamo entrando nella prossima fase dell'innovazione: la democratizzazione della creazione musicale”, spiega il CEO di WMG: “Crediamo che l'intelligenza artificiale generativa porterà a una nuova esplosione di opportunità creative e commerciali e che i talenti autentici saranno ancora più richiesti per due motivi. Il primo: in un mare di contenuti generati dall'intelligenza artificiale, saranno la vera arte, l'identità e la visione a definire i marchi artistici più forti. Il secondo: la possibilità per i fan di utilizzare l'intelligenza artificiale offrirà un valore ancora maggiore. Come dimostra la storia, maggiore è l'interattività degli utenti con la musica che amano, maggiore è il valore creato”. “Il nostro approccio è chiaro: regolamentare, fare causa, concedere licenze”, sintetizza Kyncl riguardo l'approccio di Warner Music all’intelligenza artificiale: “Facciamo pressione affinché una legislazione stabilisca linee guida chiare. Utilizziamo il contenzioso per fermare i malintenzionati. E utilizziamo le licenze come strumento più efficace per plasmare il futuro. Le licenze sono il modo in cui possiamo tutelare i nostri artisti e autori, collaborando al contempo con i partner tecnologici per promuovere nuove esperienze per i fan che generano ricavi aggiuntivi. Le partnership che stringiamo offriranno una varietà di casi d'uso specifici. Ognuna di esse aderisce ai nostri principi, garantendo importanti tutele ad artisti e cantautori, garantendo al contempo la loro partecipazione a ogni dollaro guadagnato. E con l'aumentare dei ricavi dei servizi, aumenteranno anche i pagamenti”. “Questo segmento si sta evolvendo rapidamente”, conclude Kyncl: “Le lezioni del passato ci insegnano che rimandare non fa altro che lasciare che siano gli altri a definire il nostro futuro. L'industria musicale lo ha imparato durante l'era del file sharing. E l'industria cinematografica e televisiva si rammarica ancora di non aver adottato lo streaming prima. Quindi, affinché artisti e autori possano avere successo, l'industria musicale deve essere una forza trainante nelle fasi formative dell'intelligenza artificiale, non un partecipante passivo. Indirizzeremo la rotta in questa nuova era per offrire maggiore valore ai nostri artisti, cantautori e alla loro musica. Questo è solo l'inizio”.