Con un indotto economico complessivo di oltre 96,5 milioni di euro per soli quattro concerti nell’estate 2025, Milano si conferma capitale italiana dei grandi eventi in grado di generare valore ben oltre l’esperienza artistica. Questi i primi dati parziali della ricerca presentata durante il panel “I numeri della Musica dal vivo a Milano e le ricadute degli spettacoli AssoConcerti sul territorio”, promosso da AssoConcerti, associazione di categoria che raggruppa i più importanti organizzatori e produttori di musica dal vivo, oggi pomeriggio presso la Palazzina Appiani durante la Milano Music Week. Introdotto dal Presidente di AssoConcerti Bruno Sconocchia e moderato da Giampiero Di Carlo, editore e Ceo di Rockol, l'incontro ha visto la partecipazione dell’assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi, del Prof. Nicola Salvati, del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Pisa, insieme alle Dott.sse Giulia Anari e Angelica Palla che hanno illustrato e interpretato i dati dell’indagine commissionata da AssoConcerti all’Ateneo, per misurare con precisione l’impatto che la musica dal vivo genera nelle comunità locali. I numeri della ricerca hanno mostrato come la musica dal vivo a Milano sia una vera e propria leva di sviluppo locale, in grado di generare valore economico, rafforzare l’immagine internazionale della città e alimentare un ecosistema di imprese, competenze e professionalità. Su un campione di oltre 1.200 spettatori intervistati e 5.700 partecipanti online in occasione dei quattro concerti presi in esame, quasi 73 milioni dell’indotto complessivo derivano da spese generali (cibo, bevande, pernottamenti e biglietti) e oltre 22 milioni dalla mobilità locale. Nell’estate 2025, il concerto più impattante, quello di Bruce Springsteen ha generato un indotto di 38,2 milioni di euro, seguito da Dua Lipa (23,5 milioni), Linkin Park (22,6 milioni) e Gabry Ponte (12,3 milioni). Sul piano socio-demografico e comportamentale del pubblico, l’audience è giovane, istruita (oltre il 70% possiede diploma o laurea) e prevalentemente femminile (fino al 66% nel caso di Dua Lipa). Più del 45-50% degli spettatori proviene da fuori regione e oltre il 15% dall’estero, dato che evidenzia l’attrattività internazionale di Milano. La maggior parte sceglie sistemazioni extralberghiere (B&B, affittacamere) e partecipa al viaggio con amici o in gruppo. Per oltre il 90% degli intervistati, la motivazione principale è il concerto stesso, a conferma di un turismo esperienziale fortemente centrato sull’evento musicale. Al netto del biglietto, le spese individuali variano in media tra 160 e 260 euro, con picchi oltre i 300 euro per chi prolunga il soggiorno in città. Questo fenomeno, che coinvolge tra il 7% e il 18% del pubblico, contribuisce a generare ricadute turistiche aggiuntive e a destagionalizzare la domanda. Gli indici di soddisfazione risultano elevati – tra 7 e 9 su 10 per organizzazione, location e comunicazione – evidenziando la qualità e la professionalità dell’offerta organizzativa.