Non pare ancora a portata di mano la pace tra major e Gen AI, nonostante gli accordi siglati da due delle big three con Udio e la fuga in avanti di Warner Music, che ha siglato un accordo di licenza Suno: Sony Music, l’unica delle grandi aziende multinazionali nel settore della musica registrata a non aver stipulato accordi con le società sviluppatrici di modelli di intelligenza artificiale generativa - e prima ad aver fatto dichiarazione di opt-out universale, per quanto riguarda i repertori di sua proprietà, sta continuando a dare battaglia in tribunale. La società guidata da Rob Stringer resta infatti in causa sia con Udio che con Suno. Secondo diversi osservatori americani - tra i quali DMM - le modifiche ai servizi di Udio seguiti agli accordi con UMG e WMG non sono serviti al team legale di Sony Music per finalizzare la fine delle ostilità con l’azienda sostenuta dalla società di venture capital Andreessen Horowitz: il giudice Alvin Hellerstein, al quale è stato affidato il procedimento legale, ha infatti rinunciato a fissare un nuovo incontro tra le parti per trovare un’intesa prima di arrivare a giudizio. Lo scontro, quindi, proseguirà sicuramente anche nel 2026, anche se la volontà espressa dalle aziende di voler fissare un nuovo incontro per tentare il riavvio delle trattative lascerebbe ben sperare in una risoluzione pacifica.