Pubblichiamo qui un sunto dei risultati del primo Impact Report dedicato alla Milano Music Week 2024; l'articolo è a cura di Ernesto Lanzillo (presidente Deloitte & Touche S.p.A.) e Roberta Ghilardi (Art&Finance Senior Manager, Deloitte & Touche S.p.A.). In un contesto internazionale in costante trasformazione, affrontare le sfide della contemporaneità richiede un approccio innovativo. Le imprese culturali e musicali sono chiamate quindi a ripensare il proprio ruolo, non solo in termini di efficienza o competitività, ma come attori fondamentali di trasformazione sociale e ambientale. La musica genera, infatti, impatti positivi, diretti, indiretti e indotti, con risvolti favorevoli in termini di sviluppo occupazionale, promozione del territorio, ma anche di rigenerazione urbana e sviluppo delle conoscenze. Rappresenta, inoltre, un importante veicolo di benessere per la comunità, contribuendo all’accettazione della diversità culturale, rafforzando il coinvolgimento e la coesione. È proprio in questa prospettiva che nasce l’Impact Report “Edizione Zero” della Milano Music Week, un progetto pilota che restituisce in modo trasparente il valore generato dalla manifestazione, realizzato da Deloitte e Rockol MusicBiz in collaborazione con Butik e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano. Elaborato prendendo ispirazione dal framework internazionale UNESCO Culture|2030 e strutturato attorno alle sue 4 aree tematiche - Ambiente e Resilienza, Benessere Economico e Prosperità, Inclusione e Partecipazione, Conoscenza e Competenze - il Report propone una lettura integrata e multidimensionale degli effetti culturali, sociali, economici e ambientali generati dall’edizione 2024 dalla Music Week. “Deloitte crede fermamente nel valore della cultura come leva strategica per uno sviluppo sostenibile e una crescita economica duratura. La cultura, e la musica in particolare, non sono solo elementi fondamentali per l’economia, generando forti impatti economici ed occupazionali. Inclusione, sviluppo di competenze, parità di genere, inclusione e rigenerazione urbana sono alcune delle parole chiave che emergono dall’Impact Report della Milano Music Week, che auspichiamo possa contribuire a tracciare un percorso verso nuovi criteri e metodologie per misurare in modo più efficace l’impatto culturale sociale ed economico degli eventi musicali e della cultura.” Ernesto Lanzillo, Presidente Deloitte & Touche S.p.A. “L’UNESCO, nell’ambito del Framework a cui si ispira l’analisi degli impatti della Milano Music Week, ci ricorda che la cultura è identità e capacità di promuovere coesione sociale e dialogo tra persone provenienti da contesti geografici culturali e sociali differenti. Questi elementi emergono con chiarezza dai dati e dalle evidenze contenute nell’Impact Report, che non rappresenta solo un potente strumento di comunicazione, ma offre soprattutto una base solida per orientare le strategie di miglioramento degli impatti generati a favore degli stakeholder, offrendo ai sostenitori attuali e prospettici dell'iniziativa uno spaccato sul valore concreto e positivo prodotto o producibile nel futuro dal loro contributo (economico, tecnico o di altra forma) alla manifestazione”. Roberta Ghilardi, Art&Finance Senior Manager, Deloitte & Touche S.p.A. Lanciata nel 2017 e giunta alla sua ottava edizione nel 2024, La Milano Music Week è una manifestazione culturale nata con l’obiettivo di celebrare, diffondere e valorizzare la musica e il suo mercato, in una città che da sempre vive di creatività artistica. Per sette giorni, Milano si trasforma in un palcoscenico diffuso e inclusivo dove la musica, in tutte le sue forme, è la protagonista assoluta. Anno dopo anno, la manifestazione si è affermata come uno degli eventi musicali più rilevanti a livello nazionale e internazionale, diventando uno spazio imprescindibile per professionisti, studenti e appassionati dove intrecciare nuove relazioni, scoprire nuove opportunità e condividere idee e visioni. Dal 18 al 24 novembre 2024, la città ha ospitato oltre 370 eventi: concerti, workshop, presentazioni di dischi e libri, film, incontri con gli artisti, dj set e molto altro ancora. Guidata dalla direzione artistica di Nur Al Habash, la Music Week ha mantenuto l’articolazione del programma in due filoni: un programma ufficiale di 84 appuntamenti - all’interno dei suggestivi scenari della Sala Viscontea del Castello Sforzesco e dei Dazi all’Arco della Pace - e uno diffuso, con 286 eventi realizzati da oltre 100 content partner cittadini. Questi hanno attivato una rete di siti molto eterogenei per natura, funzione e grandezza. Accanto ai luoghi emblematici della cultura milanese, come Palazzo Reale, la Fabbrica del Vapore e i principali teatri cittadini, sono stati convolti club musicali, istituti culturali, campus universitari, aeroporti, ma anche spazi indipendenti e ibridi, distribuiti su tutto il territorio del capoluogo lombardo. Accanto ai momenti di puro intrattenimento dal vivo, l’edizione 2024 della manifestazione ha proposto un palinsesto ricco di occasioni formative e momenti di incontro tra i protagonisti del settore, che hanno affrontato temi chiave del presente e del futuro dell’industria musicale, promuovendo un dialogo costruttivo tra comunità artistica, istituzioni e pubblico. Il tema centrale dell’edizione 2024, “Il futuro è già qui”, ha offerto un terreno fertile per approfondire il ruolo della musica italiana sui palcoscenici internazionali. Allo stesso tempo, ha permesso di esplorare questioni di grande attualità, come l’impatto delle nuove tecnologie sul mondo della musica, in particolare il rapporto con l’intelligenza artificiale, e le sfide legate alla sostenibilità dell’industria musicale. Ambiente e Resilienza: l’impegno della Milano Music Week per la sostenibilità e l’attivazione delle periferie La consapevolezza del ruolo cruciale che il settore culturale può svolgere nella transizione ecologica e nello sviluppo di pratiche produttive più sostenibili ha guidato la Milano Music Week nell’adozione di un insieme di politiche e azioni concrete per garantire la sostenibilità ambientale della manifestazione. Il 100% degli eventi del programma ufficiale è stato plastic-free, grazie all’adozione in tutte le sedi di materiali eco-compatibili e alla diffusa presenza di punti di raccolta differenziata, che hanno contribuito a ridurre l’impatto ambientale complessivo degli eventi attraverso efficaci pratiche di riciclo e riuso. Accanto a questo impegno “green”, la Milano Music Week nel 2024 ha operato per rafforzare il proprio legame con il tessuto urbano e con le sue comunità, estendendo la manifestazione in 128 spazi distribuiti in 18 quartieri. Una strategia che ha dato forma a una programmazione policentrica, capace di ampliare l’offerta culturale oltre il centro storico e le aree tradizionalmente più frequentate: accanto a zone già consolidate come Navigli, Porta Venezia, Porta Romana e Duomo, anche quartieri come Sarpi–Chinatown e CityLife hanno accolto una parte significativa della programmazione. Questa ampia rete capillare ha favorito un decentramento significativo, con quasi il 9% degli eventi svolti nelle aree periferiche. Superando la consueta concentrazione delle manifestazioni culturali nei luoghi più centrali, la Milano Music Week ha raggiunto nuovi pubblici e contribuito alla rigenerazione urbana, all’ampliamento dell’accessibilità e alla valorizzazione di zone della città solitamente meno coinvolte dai grandi eventi. Benessere Economico e Prosperità: la musica che genera valore per la città La Milano Music Week si conferma non solo come un appuntamento culturale di primo piano, ma anche come un rilevante motore economico per il territorio, capace di generare valore, occupazione e nuove opportunità. La direzione organizzativa è formalmente affidata al Comune di Milano, in collaborazione con gli enti promotori Assoconcerti, Assomusica, FIMI, Nuovo IMAIE e SIAE, mentre il coordinamento generale e il project management sono stati assegnati a Butik s.r.l. Impresa Sociale. L’edizione 2024 si è contraddistinta per una governance giovane e inclusiva, con uno staff composto per l’89% da under 40 e per l’84% da donne. Attorno alla manifestazione si è inoltre sviluppata una rete articolata, formata da oltre 30 partner e sponsor ufficiali e da più di 100 content partner cittadini, che hanno contribuito in modo determinante alla definizione di un programma ampio e multidisciplinare. Questa collaborazione diffusa ha dato vita a un vero ecosistema che riunisce i principali attori dell’industria musicale e audiovisiva nazionale — un comparto che nel 2024 contava più di 15.800 imprese e oltre 60.000 addetti, generando un impatto significativo sullo sviluppo economico e sociale del Paese1. A confermarne la solidità è anche l’andamento del mercato discografico italiano, cresciuto dell’8,5% e arrivato a superare i 461 milioni di euro di fatturato: il settimo anno consecutivo in positivo, che consolida il ruolo dell’Italia come terzo mercato discografico più rilevante dell’Unione Europea. Un contributo decisivo proviene anche dalla musica dal vivo, capace di attivare economie e valorizzare territori spesso lontani dai grandi poli urbani. Nel 2024 si sono registrati circa 65.500 concerti in oltre 4.499 comuni, con una partecipazione complessiva di circa 29 milioni di spettatori e una spesa generata vicina ai 989 milioni di spesa. Un risultato che conferma la forza di un settore sempre più centrale nella vita culturale ed economica del Paese. Conoscenza e Competenze: il ruolo strategico della musica per la formazione e diffusione dei saperi La Milano Music Week coltiva una doppia anima, capace di coniugare intrattenimento e crescita professionale, attivando processi di co-progettazione e collaborazione che ampliano l’accesso alla cultura e favoriscono lo sviluppo di una cittadinanza più consapevole. La manifestazione si rivolge sia al grande pubblico di appassionati sia agli operatori del settore musicale, offrendo concerti ed eventi diffusi in tutta la città, affiancati da momenti di confronto, aggiornamento e networking. Questo equilibrio trasforma la settimana in un vero spazio d’incontro, dove la musica diventa strumento di conoscenza, dialogo e condivisione. L’edizione 2024 ha proposto un palinsesto ampio e articolato, caratterizzato da una forte presenza di musica dal vivo: 120 concerti, circa 20 ogni sera, e 17 appuntamenti con protagonisti della scena italiana. L’offerta ha abbracciato una vasta gamma di generi, mettendo in luce la ricchezza, la creatività e la varietà della musica italiana contemporanea. Il programma artistico si è distinto per ampiezza e inclusività, coinvolgendo 222 performer e 270 speaker, capaci di portare sul palco prospettive, linguaggi e sensibilità diverse. Accanto a nomi affermati come Negramaro, Giovanni Allevi e La Rappresentante di Lista, la manifestazione ha dato spazio a nuovi talenti, offrendo loro una vetrina di rilievo. Particolarmente significativa è stata la presenza delle nuove generazioni: il 30% dei performer aveva meno di 29 anni, mentre il 61% rientrava nella fascia 30–49 anni, a conferma di un settore dinamico e in costante evoluzione. L’approfondimento e il dialogo sono stati ulteriormente valorizzati da panel, talk, interviste pubbliche e live podcast, che hanno portato a Milano professionisti, operatori della industry e artisti, creando numerose occasioni di scambio e aggiornamento. Infine, un ruolo centrale è stato svolto dai partner educational. Istituzioni come ALMED (Master in Comunicazione Musicale dell’Università Cattolica), Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, SAE Institute e NAM hanno presentato i propri percorsi formativi attraverso attività dedicate, rivolte principalmente a studenti e giovani professionisti. La collaborazione con il mondo accademico ha in questo modo rafforzato il legame tra formazione, ricerca e industria musicale, confermando la Milano Music Week come fucina per lo sviluppo delle competenze future. Inclusione e Partecipazione: una manifestazione aperta e accessibile La musica dal vivo, forma d’arte performativa per eccellenza, raggiunge la sua piena espressione quando entra in dialogo con il pubblico. Il successo di un evento si può misurare quindi sia dalla qualità artistica, sia dalla capacità di coinvolgere attivamente gli spettatori e di rispondere alle esigenze del territorio in cui si svolge. L’edizione 2024 della Milano Music Week si è mostrata capace di cogliere questa sfida, dimostrando di essere sempre più attrattiva: con un totale di oltre 60.500 partecipanti, ha registrato un incremento significativo di quasi il 10% rispetto all’anno precedente. Particolarmente rilevante è stato l’aumento del pubblico del programma ufficiale, cresciuto del 64% rispetto al 2023, con oltre 10.000 fruitori, a conferma della capacità dei promotori della manifestazione di intercettare e rispondere in modo efficace ai gusti e alle aspettative degli spettatori. Tra questi si è distinta una forte presenza giovanile: il 61,9% del pubblico apparteneva alla fascia degli under 29, un dato che evidenzia la capacità dell’evento di rinnovarsi culturalmente e di mantenere un solido legame con le nuove generazioni attraverso una proposta artistica attenta e contemporanea. Questa attenzione alla partecipazione si è tradotta anche in concrete azioni di inclusione: tutte le sedi ufficiali sono state dotate di infrastrutture adeguate a persone con disabilità motoria, garantendo un’esperienza pienamente accessibile. Inoltre, per favorire la fruizione anche a chi non ha potuto essere presente fisicamente, tutti gli incontri e i panel sono stati trasmessi su piattaforme online, permettendo al pubblico di seguire, informarsi e approfondire tematiche rilevanti per l’industria musicale. In questo modo, la Milano Music Week ha coniugato la crescita numerica del pubblico con un approccio inclusivo estendendo la portata dell’evento oltre i confini fisici delle sedi. Altrettanto fondamentale per favorire la partecipazione e attrarre nuovo pubblico è stata la strategia di comunicazione, che ha integrato in modo efficace canali digitali e di comunicazione tradizionale, assicurando una diffusione capillare dei contenuti e un coinvolgimento trasversale del pubblico. La presenza online, rafforzata da un sito web dedicato, newsletter, profili social in crescita e collaborazioni con digital creator, ha ampliato la portata dell’evento e favorito l’interazione con pubblici diversi, in particolare con le nuove generazioni. Parallelamente, la comunicazione territoriale, attraverso affissioni, campagne outdoor e materiali informativi — tra cui oltre 25.000 manifesti, 900 schermi e 30.000 cartoline — ha contribuito a “vestire” la città con le immagini e i messaggi della manifestazione, rendendo l’iniziativa facilmente riconoscibile e presente in tutta Milano. Verso il futuro: the best is yet to come I risultati raggiunti nell’“Edizione Zero” dell’Impact Report della Milano Music Week confermano la validità della visione alla base della manifestazione: promuovere l’accesso alla cultura e sostenere lo sviluppo dell’ecosistema musicale nazionale e del tessuto sociale non solo milanese, attraverso momenti di intrattenimento e piattaforme di formazione diffuse, rivolte sia al grande pubblico sia agli operatori del settore. La solida collaborazione con amministrazioni locali, partner cittadini, istituti di formazione, associazioni e imprese del settore ha permesso di attivare una rete di eventi e iniziative capillari che, per una settimana, hanno animato la città, favorendo l’incontro e lo scambio di conoscenze tra generazioni, linguaggi e comunità diverse. Questo primo Impact Report segna l’avvio di un percorso strutturato di misurazione e valorizzazione dell’impatto generato dalla manifestazione in tutte le sue dimensioni. Nelle prossime edizioni, il processo si arricchirà di nuovi indicatori qualitativi e quantitativi, strumenti di misurazione più avanzati e una raccolta dati più estesa, rendendo sempre più evidente e misurabile il valore della Milano Music Week e permettendo di potenziarne strategicamente gli effetti. Guardando al futuro, l’obiettivo è fornire un quadro sempre più completo e accurato dell’impatto culturale, sociale, economico e ambientale della manifestazione, consolidando il ruolo della Milano Music Week come modello di sviluppo culturale sostenibile, inclusivo e partecipativo, non solo per Milano, ma per l’intero settore musicale italiano e attraendo l’interesse di sponsor ed investitori interessati ad investimenti di alto impatto sociale..