La pop star americana ha prosciugato buona parte delle sue sostanze per difendersi in tribunale dalle note accuse di molestie sessuali a minori (vedi News). Ma ha anche in scadenza un prestito da 200 milioni di dollari e, se dovesse dimostrarsi insolvente, perderebbe i beni a suo tempo messi a garanzia: ovvero i suoi diritti sul 50 % del catalogo editoriale Sony/ATV Music Publishing, 4.000 brani circa tra cui 250 canzoni dei Beatles ("Yesterday", "Sgt. Pepper's lonely hearts club band", "Let it be") e altri titoli celebri di autori come Bob Dylan (“Blowin’ in the wind”), Joni Mitchell e Stevie Nicks. Il termine per il rimborso della somma scade proprio in questi giorni, ma i legali di Jackson stanno cercando di convincere il creditore, la società di investimenti Fortress, a rinegoziare i termini del contratto (ereditato dalla Bank Of America) allungandone i tempi. Alle trattative sta partecipando anche la Sony, detentrice a sua volta del 50 % della società di edizioni e da tempo (vedi News) interessata a riscattare la quota in mano a Jackson (vedi News): eventualità che Brent Ayscough, uno degli avvocati di “Jacko”, ritiene tuttavia remota, sostenendo che “non c’è un giorno del giudizio in vista, e nulla che debba succedere da un momento all’altro”. <br> Jackson aveva acquistato la società di edizioni ATV (con annesso il catalogo dei Beatles, Northern Songs) nel 1985, versando 47,5 milioni di dollari al proprietario di allora, il magnate australiano Robert Holmes. Dieci anni dopo aveva deciso di cederne il 50 % alla Sony, cui aveva affidato anche l’amministrazione dei preziosi copyright. Oggi quel catalogo è valutato tra i 750 milioni e il miliardo di dollari, due terzi dei quali sarebbe rappresentato proprio dalle canzoni dei Fab Four.