Messa alle strette da un’alluvione di denunce, la major discografica cerca la strada del patteggiamento “amichevole” con i gruppi di consumatori che, in tutti gli Stati Uniti, l’hanno denunciata per aver messo in commercio Cd i cui sistemi di protezione anticopia rischiano di rendere i computer vulnerabili ai virus (vedi News). Ai possessori dei quasi 3 milioni di dischetti che incorporano il famigerato programma XCP, Sony BMG ha deciso di offrire album in download gratuito, selezionabili a scelta da una lista che comprende circa 200 titoli, più un risarcimento in denaro pari a 7 dollari e mezzo a pezzo; se rinuncia ai soldi, l’acquirente dei Cd contestati ha facoltà di scaricare gratuitamente tre album tra quelli che compaiono nella stessa lista. Anche a chi ha acquistato Cd che incorporano il software MediaMax (tra i 7 e gli 8 milioni di pezzi in commercio, con rischi analoghi di “infezione virale”), la casa discografica darà la possibilità di scaricare musica gratuitamente, in questo caso però senza prevedere risarcimenti pecuniari. <br> La proposta è ora al vaglio di un giudice federale, e sembra che un’udienza con le organizzazioni denuncianti avrà luogo a New York il mese prossimo. Ma anche se l’offerta verrà accettata, non sottrarrà Sony BMG al procedimento giudiziario innescato nei suoi confronti dallo stato del Texas (vedi News), né ad una possibile azione legale da parte del ministro della giustizia dello stato di New York, Elliot Spitzer, che a fine 2005 aveva ordinato di sua iniziativa un’istruttoria sul caso (vedi News).