Black Flag, Bad Brains, Husker Du, Minutemen, fIREHOSE, Meat Puppets, i Soundgarden di “Ultramega OK”, i Dinosaur Jr… Dal punk californiano al grunge di Seattle, la SST degli anni d’oro (da fine anni ’70 a fine anni ’80) ha segnato come poche altre etichette le sorti e il percorso dell’indie rock americano. Fondata nel 1978 da Greg Ginn, chitarrista dei succitati Black Flag (l’acronimo sta per Solid State Transformers, ragione sociale di una ditta di componenti elettroniche già di sua proprietà), l’etichetta non aveva mai autorizzato, finora, la vendita del suo catalogo in formato digitale. Meglio tardi che mai: succede ora, in esclusiva per eMusic (altra bandiera della musica indie) fino al 17 gennaio con priorità in home page e altre iniziative promozionali, poi sulle altre maggiori piattaforme (iTunes, Napster, Msn, MusicMatch, Real/Rhapsody ecc.) e attraverso i servizi di telefonia mobile forniti da società come Vodafone, Arvato Mobile (Bertelsmann), Sprint e Zingy. <br> A chiudere l’accordo con l’etichetta californiana è stato il distributore di musica digitale The Orchard, che fa parte dello stesso gruppo di eMusic (Dimensional Associates, vedi News) e conta rapporti con oltre 125 negozi di musica digitali e 200 operatori di telefonia mobile nel mondo. Il pacchetto messo a disposizione da SST consta di 94 album, le cui canzoni potranno naturalmente essere acquistate singolarmente dai consumatori. “eMusic”, ha dichiarato Greg Scholl, chief executive di The Orchard, “è il canale giusto per presentare questo catalogo leggendario nel mondo digitale perché i suoi abbonati sono fan appassionati e capiscono ciò che SST rappresenta per la musica indipendente”.