Prestige, Riverside, Fantasy, Specialty, Stax sono marchi leggendari che fanno venire l’acquolina in bocca agli appassionati di jazz, rock, soul e r&b: oggi appartengono tutti all’etichetta americana Concord che, dopo avere avuto distribuzione frammentaria e un po’ confusa in giro per il mondo, ha deciso di affidarsi alla capillare rete di distribuzione internazionale della Universal Music con cui già collaborava in Nord America. Le prime pubblicazioni assegnate alla major, peraltro già disponibili sul mercato di importazione, sono un’antologia (la prima in assoluto) contenente materiale dei Creedence Clearwater Revival e di John Fogerty solista, “The long road home”, e un best doppio dedicato ad Isaac Hayes, “Can you dig it”. A febbraio la Universal distribuirà anche un nuovo album del redivivo Sergio Mendes, maestro dell’easy listening e della fusion Brazilian pop jazz anni ’60: il disco si intitola “Timeless”, è prodotto da un nome “caldo” del momento come Will.I.Am dei Black Eyed Peas ed è stato realizzato in collaborazione con Starbucks, riproponendo la fortunata partnership inaugurata ai tempi di “Genius loves company” di Ray Charles (in Italia pubblicato dalla EMI, vedi News). Con quell’album la Concord ha riconquistato le classifiche di vendita e le prime pagine dei giornali specializzati: ma l’altro suo punto di forza è, appunto, il suo preziosissimo catalogo storico che include incisioni di Miles Davis, Little Richard, Tony Bennett, Booker T. & the M.G.s e molti altri.