Schizza in alto il titolo di Google, dopo che a Wall Street si è propagata la voce di un suo prossimo ingresso nel campo della musica digitale con una piattaforma alternativa all’iTunes della Apple. Il “rumour” si deve a Robert Peck, analista di Bear Sterns, che al presunto negozio virtuale ha già affibbiato il nomignolo di “Google Tunes” sostenendo che dovrebbe esordire in rete, in una prima versione sperimentale, nell’arco dei prossimi tre-sei mesi . “Pensiamo che si tratti di un passo logico”, scrive Peck, “dopo la recente introduzione sul mercato del servizio Google Video” (vedi News). Un negozio di musica digitale, aggiunge, “sarebbe in linea con le recenti mosse di Google e con il suo obiettivo ultimo di organizzare l’informazione a livello mondiale”. L’analista americano fa anche notare come gli utenti di un negozio musicale on-line possano rappresentare un bacino di grande interesse per aziende che operano in altri comparti merceologici: “Le indagini di mercato hanno dimostrato che quelli di iTunes, ad esempio, mostrano mediamente spiccate preferenze di marca nel campo delle automobili, degli alcolici, della televisione e delle letture”.