Il colosso americano, proprietario di oltre 1.200 emittenti, ha acquistato RCS/Radio Computing Services, Inc., l’azienda che sviluppa e vende i software “consumer” e “b2b” più usati dagli operatori radiofonici: dal celebre Selector (il programma di gestione automatizzata delle playlist che ha rivoluzionato il ruolo dei dj musicali) al Link (che gestisce anche jingles e inserzioni pubblicitarie), dal sistema di regia Master Control (usato in Italia da emittenti come RDS, RTL 102.5, Kiss Kiss e Isoradio) a software per la gestione globale del business pubblicitario come Airwaves. Contemporaneamente al passaggio di proprietà, si verifica una sostituzione al vertice della società: Philippe Generali prende il posto del fondatore ed ex presidente Andrew Economos, che resta legato a Clear Channel da un contratto di consulenza pluriennale. <br> Il fatto che il più grande utilizzatore compri il maggior fornitore di programmi di gestione potrebbe sollevare qualche legittimo dubbio: ma secondo Claudio Astorri, contitolare assieme a Roberto Bellotti di Pro Radio, la società che in Italia continuerà a distribuire in esclusiva la gamma di prodotti RCS, non è il caso di parlare di monopolio verticale né di pronosticare interventi censori da parte degli organi antitrust, che pure negli Stati Uniti hanno da tempo nel mirino Clear Channel. “Per il momento”, spiega a Rockol, “possiamo solo supporre i motivi che hanno dettato questa scelta, e se si trattasse solo di un modo di ostacolare la concorrenza si tratterebbe di una decisione perdente. Dietro l’operazione stanno probabilmente motivi di opportunità economica e di integrazione dell’offerta, forse anche valutazioni strategiche in vista dell’emergere di una forte concorrenza da parte delle radio satellitari. Comunque per noi e per i nostri clienti non cambierà nulla, se non in meglio: maggiori disponibilità di investimenti, come ci ha confermato il presidente europeo di RCS Sven Andrae, e servizi sempre migliori e aggiornati”. “Siamo felici”, conclude Astorri, “di esserci meritati la fiducia di RCS e del suo nuovo proprietario. Dal 1998 ad oggi abbiamo portato da 15 a oltre 70 il numero di clienti che utilizzano il Selector: ma ci sono ancora, ovviamente, grossi margini di crescita, per questa e le altre soluzioni tecnologicamente innovative che possiamo offrire”.