La major nippoamericana tenta di uscire dalla sfiancante guerra di potere che da mesi travagliava i suoi piani alti con una soluzione quanto più possibile elegante e salomonica: lo scambio di ruoli tra i suoi due uomini di vertice, Andrew Lack e Rolf Schmidt-Holtz. Il primo, alla guida del gruppo discografico dal momento della fusione (agosto 2004) e assai criticato da parte dei tedeschi della Bertelsmann, assume l’incarico di presidente del consiglio di amministrazione; il secondo, nominato chief executive officer, prende in sostanza il comando delle operazioni, con l’inglese Tim Bowen (già responsabile di tutti i mercati europei nonché di Sud Africa, Australia e Nuova Zelanda) favoritissimo nella posizione di braccio destro lasciata vacante dal dimissionario Michael Smellie (vedi News). Contestualmente all’accettazione del nuovo incarico, lo stesso Schmidt-Holtz rassegna le sue dimissioni dal comitato esecutivo della Bertelsmann. <br> Il cambio della guardia, di cui si vociferava ormai da tempo (vedi News), riduce sensibilmente i margini di manovra dell’americano Lack, che d’ora in avanti si occuperà principalmente di questioni strategiche, “politiche” e istituzionali riguardanti Sony BMG, conservando una responsabilità operativa soltanto sulla divisione cinematografica dell’azienda. Bertelsmann, a quanto pare, non gli ha perdonato il super assegno staccato per il reingaggio di Bruce Springsteen, in scadenza di contratto (il New York Post aveva parlato di 100 milioni di dollari, vedi News); né, soprattutto, la pessima figura rimediata a livello internazionale con i famigerati spyware contenuti nei cd protetti con finalità antipirateria che hanno esposto a pericolosi virus i pc di milioni di consumatori (vedi News). Come lui, che proveniva dalla televisione (CBS e NBC), il tedesco Schmidt-Holtz non è un manager di stretta estrazione discografica, anche se negli oltre dieci anni trascorsi nell’ambiente si è guadagnato una reputazione di uomo solido e di buon senso: la sua formazione professionale, infatti, è avvenuta in campo editoriale, con la rivista Stern, e radiofonico, presso l’emittente WDR e il network RTL. Non sembra avere particolare fiuto per il talento o presunte inclinazioni artistiche come certi suoi colleghi: ma per questo ci sono già il guru Clive Davis e il suo team...