In assenza, cronica e ingiustificata, delle istituzioni locali, la musica italiana da esportazione (che, ormai lo si è capito, non è solo quella “mainstream” di Pausini, Ramazzotti e Bocelli) cerca e ottiene sostegno in Europa: e così, dopo avere finanziato a fine 2005 un tour internazionale dei Linea 77 con un contributo di 10 mila euro, il progetto ETS (European Tour Support) della Piattaforma Musicale Europea (PME) ne assegna altri 8 mila ai Verdena, in procinto di intraprendere una serie di date oltre frontiera che tra aprile ed agosto toccheranno Austria, Svizzera, Olanda, Germania e Francia (paese nel quale uscirà prossimamente il loro ultimo album “Il suicidio dei samurai”, già pubblicato sul mercato svizzero, austriaco e tedesco). <br> La copertura finanziaria che il PME ha garantito al gruppo bergamasco rientra nell’ambito di uno stanziamento complessivo di circa 120 mila euro destinati a 24 band europee selezionate sulla base delle candidature avanzate dai membri dell’organizzazione (per l’Italia la Fondazione Arezzo Wave Italia, fAWI) e dei programmi presentati dagli artisti stessi. Ne hanno usufruito, oltre a band emergenti più o meno note a livello internazionale (tra cui gli ormai popolarissimi Mattafix), nomi storici del circuito “alternativo” continentale come Amadou&Mariam, dEUS, Raveonettes e Hellacopters. Chiuso il progetto pilota ETS, l’obiettivo dello European Music Office che lo ha ideato è di riuscire a trasformare in prassi ordinaria l’erogazione di finanziamenti ai gruppi più meritevoli tra quelli che desiderano portare la loro musica oltre confine, predisponendo gli strumenti normativi appositi nell’ambito del Programma Cultura 2007-2013 dell’Unione Europea.