Continua, in Australia, la guerra in tribunale tra le case discografiche locali e i gestori del popolare programma di file sharing. L’industria, che nella vertenza difende i copyright violati dal sistema non autorizzato di distribuzione peer-to-peer di file musicali, ha segnato un altro punto a favore dopo che una corte federale ha dato il via libera ad un nuovo procedimento giudiziario nei confronti di KaZaA e dei suoi partner, colpevoli di non avere ottemperato a una precedente ordinanza del giudice Wilcox (vedi News). L’anno scorso, quest’ultimo aveva intimato ai gestori del programma di interrompere immediatamente ogni attività che potesse favorire una violazione dei copyright da parte degli utenti del servizio, ma ora la Corte federale ha ravvisato che “non solo KaZaA ha continuato ad incoraggiare i suoi utenti a copiare file, ma ne ha anche reclutati di nuovi”. La nuova azione promossa dalla discografia è rivolta contro la società Sharman Networks (titolare del software KaZaA), i suoi direttori Nikki Hemming e Kevin Bermeister, LEF Interactive Pty e Altnet.