Mentre cerca di disfarsi dei suoi interessi diretti nel business discografico (vedi News), la casa tedesca fa marcia indietro su Internet (dove si è scottata più volte in passato: vedi le esperienze del negozio virtuale Bol e di Napster) progettando di rilanciare nel cyberspazio i suoi celebri club di vendita per corrispondenza di libri, cd e ora anche dvd, riuniti sotto l’ombrello societario di una holding, Direct Group, che opera in 22 diversi paesi del mondo. L’intenzione, ha spiegato l’amministratore delegato Gunter Thielen, è di non disperdere un patrimonio prezioso rappresentato da 35 milioni di clienti sfruttando le possibilità della comunicazione e del “networking” on-line: creando, insomma, una sorta di MySpace per consumatori adulti contraddistinti da gusti e interessi simili. <br> Parlando del progetto con l’agenzia Reuters, Thielen ha rivelato che lui e i suoi collaboratori hanno preso la decisione dopo aver studiato attentamente l’evoluzione demografica delle società occidentali, che in futuro vedranno aumentare il numero di persone “anziane”, sole o con pochi figli a carico e dotate di maggior reddito spendibile. “La gente invecchia”, ha spiegato Thielen, “e invecchiando diventa più sola mentre ha bisogno di trovare una comunità di persone con cui condividere i propri interessi”. Non tutti sono convinti che funzionerà, stante la difficoltà di convertire all’uso di Internet e delle comunicazioni on-line persone di 40-50 ed oltre la cui spinta alla socialità, oltretutto, è molto inferiore a quella delle giovani generazioni. Ma se dovesse avere successo, potrebbe cambiare la percezione globale di Internet e attrarre investimenti pubblicitari indirizzati a un pubblico finora snobbato dagli inserzionisti del Web.