Con il consenso delle maggiori case discografiche e grazie alla collaborazione dell’azienda canadese Mercora, cui si deve lo sviluppo della piattaforma tecnologica, Tiscali è il primo Internet service provider a sperimentare in Europa (Italia e Inghilterra) un servizio di peer-to-peer musicale gratuito, “protetto” e sui generis, in quanto consente di accedere a un catalogo di tre milioni e mezzo di brani non in download ma soltanto in streaming: una sorta di Web radio creata dagli utenti, insomma, o un “free JukeBox” come preferisce chiamarlo l’azienda sarda. <br> Per attivarlo bisogna scaricare dal sito htttp://jukebox.tiscali.it (su una casella di posta elettronica Tiscali) il software che permette di accedere al servizio e al suo motore di ricerca: a quel punto si può decidere di ascoltare le playlist compilate dagli altri utenti oppure di ricercare, nel catalogo di brani messi in condivisione, i titoli preferiti classificati per autore e genere musicale, arricchendoli con immagini, biografie e podcast, ove disponibili. <br> Se si desidera scaricare permanentemente i brani sul computer, è invece necessario collegarsi al negozio on-line di Tiscali e acquistarli al solito prezzo di 0,99 euro a canzone (e in questo risiede il vantaggio economico del provider): non tutti, però, ma solo il milione circa di titoli la cui vendita on-line è già stata autorizzata dalle case discografiche. Queste ultime, attraverso la società SCF che ne amministra i diritti economici, hanno dato il loro consenso all’iniziativa fornendo a Tiscali una licenza sperimentale di "Webcasting".