Che succederà tra i due contendenti, ora che un tribunale inglese ha sentenziato che l’azienda informatica californiana ha pieno diritto di continuare a usare il marchio della mela sui suoi prodotti e servizi musicali, iPod e iTunes Music Store (vedi News)? Subito dopo avere appreso esito e motivazione della sentenza, Steve Jobs ha voluto tendere la mano alla controparte in segno di (interessata) distensione, invitando l’etichetta dei Beatles a rendere finalmente disponibile su iTunes il catalogo del quartetto (di cui è in corso la riconversione in file digitali proprio in funzione della vendita on-line: vedi News). “Abbiamo sempre amato i Beatles”, aveva commentato a caldo l’amministratore delegato della casa di Cupertino nei giorni scorsi, “siamo lieti di metterci alle spalle i nostri disaccordi e ora speriamo di poter lavorare insieme”. <br> Dalla Apple Corps. nessun commento, ma certo sui rapporti futuri tra le due società peserà il ricorso in appello che la casa discografica, oggi appartenente a Paul McCartney, Ringo Starr, Yoko Ono e gli eredi di George Harrison, ha presentato subito dopo aver appreso della sconfitta in prima istanza (questione di principio o, come suggerisce qualcuno, strategia commerciale finalizzata a spuntare un prezzo ancora più alto per le licenze d’uso del repertorio?). Di certo c’è che finora su iTunes non è possibili acquistare neanche gli album e le canzoni di John Lennon (vedi News): l'anno scorso la vedova Yoko Ono le ha rese disponibili per la vendita a tutte le maggiori piattaforme di distribuzione digitale ma non al “nemico” Jobs.