Respinta al mittente da Assemblea Nazionale e Senato (vedi News), la proposta di una licenza obbligatoria e a tariffa fissa per il file sharing su Internet non è scomparsa dall’agenda politica francese. Anzi, a promuoverla (attraverso il suo sito Internet) è ora una figura di primissimo piano della scena pubblica locale, Ségolène Royal, star emergente del partito socialista francese e, secondo molti, candidata numero uno della sinistra alle elezioni presidenziali che avranno luogo l’anno prossimo. Secondo la Royal, è il caso di rinunciare ai sistemi di DRM (Digital Rights Management) anticopia che “diminuiscono l'utilità per gli utenti”. La parlamentare suggerisce dunque di consentire, accanto ai servizi di download a pagamento, il libero scambio di contenuti su Internet tassando le piattaforme p2p e ricompensando con quegli introiti gli autori, in cambio di un accesso illimitato alle loro opere dell’ingegno. <br> Immediate le reazioni da parte degli operatori di industria e commercio: l’associazione dei negozianti SDSD e quella delle etichette indipendenti UPFI hanno fatto notare che la Royal non ha partecipato al dibattito pubblico sul copyright e non li ha consultati prima di far conoscere il suo pensiero; l’UPFI, attraverso un comunicato, ha anche replicato che il sistema di licenza globale “indebolirebbe in primo luogo i produttori indipendenti, per cui il mercato francese è essenziale”. Altri esponenti dell’industria si sarebbero già attivati per richiedere un confronto diretto con la parlamentare.