Incontratisi in questi giorni a Vienna in occasione del summit tra Stati Uniti e Unione Europea, George W. Bush e José Manuel Barroso, presidente della Commissione Europea, hanno concordato una strategia comune di difesa nei confronti della pirateria, industriale e intellettuale, che proviene da Cina e Russia: la linea d’azione condivisa da Usa e UE prevede la richiesta di un impegno formale, da parte dei governi dei due paesi, ad affrontare seriamente il problema e a produrre risultati visibili entro il 2007, attraverso l’introduzione di normative più rigorose di tutela dei copyright e di meccanismi più efficaci di applicazione delle sanzioni. <br> L’industria musicale è naturalmente tra i maggiori beneficiari potenziali del programma concordato da Bush e Barroso e dai loro ministri per il Commercio. “In Cina e in Russia”, ha osservato il presidente e amministratore delegato dell’IFPI, John Kennedy, “la pirateria sta producendo effetti devastanti. E, sempre in quei due paesi, l’emergere rapido di una attività illegale on-line sta minacciando lo sviluppo di un mercato legittimo per la musica digitale”.