Il mercato dei cd si preserva cambiando gruppo demografico di riferimento e puntando decisamente agli over 40. Non è il primo a sostenerlo, il direttore della divisione ricerche dell'IFPI Keith Jopling, ma il suo è un parere che conta perché è stato espresso da un funzionario di spicco dell'organizzazione mondiale dell'industria discografica, e per di più davanti a una platea qualificata di addetti ai lavori riunitasi nei giorni scorsi per un appuntamento importante come la conferenza London Calling. <br> Il 75 % dei consumatori ultraquarantenni, ha spiegato Jopling cifre alla mano, preferisce ancora il cd agli altri supporti musicali, dividendosi abbastanza equamente tra coloro che si sono abituati a comprarli su Internet (il 46 %) e quelli che restano affezionati all'acquisto di persona nei negozi di dischi (40 %). Secondo le proiezioni IFPI, il mercato dei cd reggerà ancora per altri dieci-quindici anni.