I fan dei Grateful Dead si chiedevano cosa stesse succedendo, dopo che i superstiti della band avevano interrotto, ormai da parecchi mesi, le pubblicazioni periodiche dei famosi “Dick’s Picks”, registrazioni live d’archivio tuttora assai ricercate dai collezionisti. Ora è tutto chiaro: il gruppo, resosi conto di non essere più in grado di gestire direttamente le operazioni dai suoi quartieri generali in California, ha deciso di chiudere bottega e di cedere i diritti esclusivi di sfruttamento dell’intero catalogo alla Rhino Entertainment, l’etichetta americana che oggi fa parte a pieno titolo del gruppo Warner (vedi News) e che già da tempo pubblicava in parallelo ristampe e inediti della band di Jerry Garcia. In base al nuovo accordo, la Rhino gestirà tutte le attività commerciali che riguardano il marchio Grateful Dead, ad eccezione delle sue edizioni musicali (diritti radiotelevisivi, pubblicità, cinema, pubblica diffusione delle registrazioni ecc): e dunque la sua preziosa e immensa nastroteca di registrazioni dal vivo, il merchandising e le iniziative riguardanti il sito Web, mentre gli ex membri del gruppo eserciteranno un potere di controllo “creativo” sulle operazioni. <br> “Nell’ultimo paio d’anni era apparso evidente che il business per noi era diventato troppo difficile”, ha ammesso il chitarrista e cantante Bob Weir. “I vecchi Grateful Dead erano una band nata per esibirsi dal vivo, e dal momento in cui abbiamo smesso di andare in tour non abbiamo più avuto una struttura in grado di sostenerci. Digitalizzare i nostri archivi è sempre stato troppo costoso, sia in termini economici che di risorse umane”. Soprattutto oggi che le vendite di cd sono in inesorabile declino, tanto che le stesse registrazioni d’archivio, e gli show più recenti della band ribattezzatasi semplicemente Dead (vedi News), hanno cominciato a essere venduti soprattutto in forma di download a pagamento dal sito Web ufficiale. “Il fatto è che l’industria musicale deve cambiare” ha confermato un dirigente della Rhino, Jimmy Edwards. “Non possiamo più preoccuparci soltanto di distribuire i cd ai negozi, dobbiamo essere maggiormente coinvolti nella protezione del patrimonio degli artisti”. <br> Curiosamente, l’accordo a tutto campo con la Rhino riporta definitivamente i Grateful Dead nell’orbita della Warner, la casa discografica che li mise sotto contratto a metà anni ’60 e presso cui rimasero fino al 1973. “Li abbiamo torturati così tanto agli inizi che forse oggi abbiamo trovato il modo di rimediare”, ha scherzato il batterista Mickey Hart, aggiungendo che la liberazione dai vincoli extramusicali potrebbe anche cambiare in meglio i rapporti tra gli ex Dead: “Ora che non dovremo più discutere di affari forse potremo tornare ad essere amici. E magari rimetterci a suonare insieme”.