Gli editori musicali americani hanno individuato un altro nemico da combattere su Internet: i siti amatoriali che, senza autorizzazione, pubblicano in rete tablature per chitarra (Olga.net, GuitarTabs.com, MyGuitarTabs.com), ma anche i gruppi di discussione di Google (come alt.guitar.tab o rec.music.makers.guitar.tablature) dove appassionati e musicisti dilettanti si scambiano informazioni e notazioni utili all’esecuzione dei brani preferiti, trascrivendole “a orecchio” oppure copiandole dagli spartiti ufficiali. <br> “Queste pratiche”, ha spiegato al New York Times Lauren Kaiser, presidente della Music Publishers’ Association, “danneggiano gli autori di canzoni” (e naturalmente gli stessi editori, che con i primi si spartiscono le royalty derivanti dalla vendita di spartiti e libri contenenti le trascrizioni originali). L’industria del “publishing” sostiene che le tablature non originali, anche quando sono inaccurate, violano i diritti dei detentori dei copyright perché riproducono un’opera protetta. I gestori dei siti incriminati replicano invece che il loro lavoro stimola la domanda e la vendita di spartiti originali.