Con un periodo di test gratuito (25 canzoni scaricabili a scelta, una volta che ci si è registrati al servizio) è entrata in funzione in tutta Europa eMusic, la piattaforma americana di musica digitale seconda solo ad iTunes in termini di popolarità. Il “negozio”, che ha aperto a Londra il suo ufficio centrale europeo, vanta oltre un milione di brani in catalogo, tutti di origine indipendente, e adotta una formula di vendita che la differenzia sia dal leader di mercato Apple Computer (vendita di singoli download “alla carta”) sia da aziende come Napster o Rhapsody (fruizione illimitata in cambio di un abbonamento mensile), offrendo ai consumatori l’acquisto di canzoni a “pacchetti” mensili (a partire da 12,99 dollari per 40 tracce, in Nord America, pari a 32 centesimi di dollaro a canzone). Ma la vera particolarità del servizio consiste nell’adozione di un formato mp3 di alta qualità privo di software di protezione DRM, che consente la libera circolazione dei file musicali e la loro riproduzione anche sull’iPod della Apple: proprio per questo motivo eMusic non ha ancora ottenuto l’autorizzazione a vendere il repertorio delle major. <br> In Europa, invece, hanno garantito la loro collaborazione ad eMusic società come Beggars Group, edel, V2, Domino e Ministry Of Sound (più alcune etichette locali; manca, tra le indie più importanti, sono la Sanctuary): abbastanza da spingere l’amministratore delegato David Pakman a dichiarare che "il monopolio di iTunes nel continente è finito".