Herb Alpert, trombettista e fondatore della A&M, ha avviato una richiesta di danni alla Seagram per un totale di 100 milioni di dollari (oltre 180 miliardi di lire). Alpert sostiene che la multinazionale ha infranto un accordo con la quale si era impegnata a tenere in vita l'etichetta fondata da lui e da Jerry Moss nei primi anni '70, e capace di lanciare, tra gli altri, i Police, Bryan Adams e i Supertramp. Nel 1989 Alpert & Moss vendettero l'etichetta alla Polygram in cambio di 460 milioni di dollari, ottenendo dalla major discografica l'impegno di mantenere operativa per almeno vent'anni la A&M. Ma la Polygram è a sua volta stata acquistata dalla Seagram per più di 10 miliardi di dollari, e una delle prime azioni del nuovo gruppo è stata di smantellare il glorioso marchio per rinforzare la sua casa discografica, la Universal. 200 posti di lavoro sono andati persi, alcuni artisti hanno trovato un'altra etichetta all'interno della Universal (Sheryl Crow, ad esempio), altri... no. Secondo Alpert e Moss, tutto questo è avvenuto in violazione dell'accordo da loro stipulato.