I contenuti, i “menù” di navigazione e le modalità di funzionamento del negozio digitale di musica indipendente, da qualche giorno disponibile in tutta Europa in lingua inglese (vedi News), saranno prossimamente tradotti anche in altre lingue così da facilitarne l’uso a un maggior numero di utenti. Lo ha preannunciato il presidente e amministratore delegato di eMusic, David Pakman, durante il party ufficiale di lancio europeo che si è tenuto mercoledì sera (13 settembre) in un locale londinese alla presenza di molte figure di spicco della scena indie (il presidente dell’AIM Alison Wenham, il capo del Beggars Group Martin Mills, quello della Vital Peter Thompson) e con il contorno di esibizioni dal vivo di Basement Jaxx e Pipettes. <br> A Londra eMusic ha aperto un ufficio, anche se il quartier generale europeo della società si trova in Olanda. La sua piattaforma attinge al repertorio di oltre 8.500 etichette indipendenti, venduto a pacchetti di 40, 65 o 90 canzoni per volta in funzione della tariffa mensile pagata dal consumatore. Le major, ha confermato Pakman, ne sono escluse perché non accettano, almeno per ora, la distribuzione di file privi di protezione anticopia DRM (e compatibili con tutti i sistemi di riproduzione, iPod compresi). “Se cambieranno idea”, ha detto il ceo di eMusic, “saranno le benvenute”.