Una classifica istituzionale integrata dei singoli più venduti nei negozi e più scaricati dal Web, sul modello di quanto avviene da qualche mese nel Regno Unito e in altri paesi europei (vedi News), dovrebbe fare la sua comparsa in Italia “per fine anno, o al più tardi entro la primavera del 2007”: lo ha confermato a Rockol Enzo Mazza, presidente dell’associazione dei discografici FIMI che commissiona alla Nielsen la compilazione delle chart “ufficiali” di vendita (l’altro produttore autonomo di classifiche, la rivista specializzata Musica e Dischi, pubblica già una “Borsa singoli” mista, combinando dati di vendita di supporti fisici e download). <br> Riproposto all’attenzione pubblica da un articolo di Carlo Moretti pubblicato mercoledì (20 settembre) su La Repubblica, il tema della poca attendibilità di classifiche distinte e separate, nel momento in cui le quantità di file scaricati a pagamento da Internet superano già, e nettamente, gli acquisti di singoli nei negozi di dischi (3 milioni di pezzi contro 875 mila, nel 2005) è di costante attualità per addetti ai lavori e discografici: cosicché la FIMI, spiega Mazza, ha dato mandato a Nielsen di provvedere nei tempi più rapidi possibili. “Non ci sono particolari ostacoli da affrontare, anche perché l’integrazione ha già avuto luogo in altri paesi. Prima di arrivare a una pubblicazione ufficiale, però, la società di rilevazione deve effettuare dei test di prova, assicurarsi di ponderare nel modo più corretto le variabili statistiche e così via”. “In prospettiva”, aggiunge Mazza, “bisognerà arrivare a tener conto delle profonde trasformazioni in corso nel mercato e combinare tutte le possibili modalità di consumo. Già oggi, ad esempio, esiste una domanda per i servizi di streaming in abbonamento e per i videoclip on-demand”. Per il momento sarebbe già abbastanza integrare almeno i dati della “mobile music” e dei download sui cellulari, che le aziende telefoniche italiane continuano a non fornire. “Quello è il primo passo”, ammette Mazza. “Ma visto cosa sta succedendo oggi in Telecom…”.