L'amministratore delegato della media company americana, un tempo (e oggi non più) proprietaria della casa discografica Warner Music, ritiene che il prezzo corrente di mercato del sito di video-sharing (e di altre realtà emergenti di Internet come Facebook) sia esagerato: 1 miliardo di dollari (quasi il doppio della cifra pagata da Rupert Murdoch per MySpace), dice Dick Parsons, sono una cifra ingiustificata anche se si desidera competere con i colossi del Web. <br> "Sono valutazioni astronomiche, considerando che queste aziende per ora non producono profitto. Per pagare una somma del genere bisogna compiere un vero atto di fede": che Time Warner, evidentemente, non sembra disposta a fare, anche se impegnata in una lotta senza quartiere con Yahoo!, Google e MSN di Microsoft per incrementare il traffico Internet.