Bastano un dvd con gli “home video” di tutte le canzoni e una serie di adesivi omaggio che l’acquirente può utilizzare a piacimento per crearsi da sé una copertina personalizzata a squalificare un disco dalla competizione di mercato ed escluderlo dalle classifiche di vendita? Le regole ferree della Official Charts Company inglese dicono di sì: di conseguenza il nuovo album di Beck “The information”, uno dei potenziali best seller di questo periodo nonché un candidato sicuro alla Top 20, non comparirà nelle graduatorie ufficiali dei dischi più venduti nel Regno Unito, almeno finché non cambierà packaging e contenuto. <br> Secondo la OCC, gli “sticker”-copertina inclusi come omaggio nella confezione, creati da una serie di artisti scelti dallo stesso Beck, contravvengono alle regole che impediscono di inserire nei dischi “da classifica” articoli regalo passibili di influenzare le scelte dei consumatori, e procurerebbero all’artista e alla sua etichetta, la Polydor, un “vantaggio ingiusto” nei confronti dei concorrenti. La casa discografica, da parte sua, protesta sostenendo che si tratta di “caratteristiche uniche e innovative che allargano l’esperienza di fruizione dell’album oltre l’acquisto di un puro e semplice disco di plastica”. Ma i responsabili delle charts non ci sentono, e la “squalifica” appare inevitabile. <br> Il problema, hanno spiegato i responsabili di Billboard, non si pone invece per le classifiche americane. E neppure per quelle italiane: “Da noi”, ha spiegato a Rockol il presidente della FIMI Enzo Mazza, “non ci possono essere limiti legati a packaging, offerte e prezzi. Ogni disco venduto nel panel di negozi rilevato da Nielsen e dotato di codice ean va in classifica”.