La diatriba tra Doug Morris, presidente di Universal Music, e Chad Hurley, amministratore delegato di YouTube, circa i diritti di diffusione in Rete di materiale video protetto da copyright (vedi News) si è conclusa nel modo più prevedibile e pronosticato dagli osservatori: con un accordo economico che assicura alla major e ai suoi artisti un compenso per qualunque utilizzo sul sito di canzoni e filmati di cui sono titolari (non solo clip preconfezionati, ma anche video amatoriali montati dagli utenti del sito), e alla società californiana, attualmente nelle mire di Google (vedi News), accesso autorizzato e pienamente legale al repertorio Universal. <br> Un compromesso economico sostanzialmente analogo è stato raggiunto anche tra YouTube e Sony BMG (con la Warner che ha giocato in anticipo sui tempi, vedi News, la EMI resta dunque l’unica major discografica a non avere ancora raggiunto un accordo), mentre il network televisivo CBS ha concordato con il sito di video-sharing la creazione di un canale tematico che diffonderà notiziari, filmati sportivi e brevi programmi di intrattenimento e di cui i due partner si spartiranno gli introiti pubblicitari.