Calano del 3 % i ricavi del gruppo inglese (- 4 % la divisione discografica, a valori monetari costanti), tra i primi sei mesi del 2006 e lo stesso periodo dell’anno precedente. Colpa, dice la EMI in una nota diffusa alla Borsa di Londra, di un calendario di uscite molto sbilanciato verso la seconda parte dell’anno, con i nuovi dischi di Robbie Williams, Norah Jones, Joss Stone, All Saints, Keith Urban e Beatles (vedi News) destinati auspicabilmente a raddrizzare la situazione da qui a Natale. <br> Note positive, per la major guidata da Alain Levy e David Munns, arrivano invece dalla musica digitale, il cui peso percentuale è salito al 9 % del fatturato, e dalla società di edizioni musicali EMI Music Publishing, in linea con i risultati semestrali del 2005, cresciuta sostanzialmente in termini di margine operativo (+ 25 %) e con buone prospettive immediate grazie ai diritti di publishing sui nuovi dischi di artisti come Kanye West, Natasha Bedingfield e Kelly Clarkson. Le pubblicazioni del secondo semestre, il tasso di crescita dei download e i programmi di riduzione dei costi tuttora in fase di attuazione, conclude il comunicato, inducono la EMI a pronosticare una chiusura d’anno di segno positivo.