Il sito russo che vende musica in download a prezzi stracciatissimi sostenendo di esserne regolarmente autorizzato da una locale società degli autori resta una costante preoccupazione per l’industria musicale internazionale, considerato il fatto che opera anche in lingua inglese e che i suoi clienti sono sparsi in tutto il mondo. Per cercare di bloccarlo si è costituita un’alleanza internazionale a cui aderiscono organizzazioni dei discografici (quella internazionale, IFPI, l’americana RIAA, l’inglese BPI) e degli editori (la confederazione internazionale CISAC) e che ad Allofmp3.com ha appena indirizzato un “questionario” chiedendole di giustificare la sua presunta legalità. I titolari dei copyright contestano infatti al Website russo la mancanza di una legittima licenza di vendita, dal momento che la società degli autori da cui avrebbe ricevuto i permessi, ROMS, non ha alcun mandato da parte dei principali autori ed editori locali e internazionali di musica ed anzi è stata espulsa nel 2004 dalla stessa CISAC. Ad Allofmp3.com gli esponenti dell’industria musicale chiedono anche di specificare l’entità dei suoi introiti e delle somme distribuite agli artisti e agli altri aventi diritto, nonché una dimostrazione effettiva degli avvenuti pagamenti. Il tutto per arrivare alla domanda chiave: “Quando smetterà, Allofmp3.com, di sfruttare illegalmente il lavoro di compositori, autori e editori, e che passi intende fare per conformarsi alle leggi che vigono al di fuori dei confini russi?”. Sul sito i nuovi album in formato mp3 di Sting, Rod Stewart, Killers, Beck, Evanescence e molti altri vengono venduti a prezzi variabili tra i due dollari e i due dollari e mezzo, in alcuni casi anche a meno.