“Dvd Jon” colpisce ancora. Dopo aver scritto e messo in circolazione, alla bella età di 15 anni, un programma capace di violare i codici anticopia dei dvd (il celebre DeCss, per cui è finito due volte in tribunale ma senza essere mai condannato) il ventiduenne norvegese Jon Lech Johansen, che oggi vive a San Francisco, ha ora preso di mira il colosso Apple trovando il modo di scardinare, attraverso un processo che in gergo tecnico viene definito di “ingegnerizzazione inversa”, il software di protezione FairPlay: in pratica il sistema a circuito chiuso iTunes-iPod che ha sempre impedito, finora, a chi possiede un lettore musicale Apple di scaricare musica da altri negozi digitali, e a chi utilizza riproduttori mp3 di altre marche di acquistare musica sulla piattaforma di Steve Jobs. Il suo obiettivo, ha spiegato Johansen in un’intervista rilasciata a Fortune, è proprio quello di spezzare “un ecosistema che esclude chiunque altro dal mercato della musica digitale”. “Il nuovo programma permetterà ad altre aziende di offrire contenuti per l’iPod” ha aggiunto parlando con la stampa specializzata Monique Farantzos, managing director della nuova creatura di Dvd Jon, una società chiamata DoubleTwist. Quest’ultima intende vendere la licenza del software a terzi, se vedrà riconosciuto in sede legale il suo diritto a distribuirlo (Fairplay è un software proprietario di Apple, ma si basa su un algoritmo di dominio pubblico): tra i suoi potenziali clienti potrebbero figurare fabbricanti di lettori digitali come Samsung, iRiver, Creative ma anche produttori di telefonini come Nokia e Sony Ericsson, desiderosi di aprirsi un varco su un mercato chiuso, finora, dallo schiacciante predominio della Apple. <br> Da Cupertino, per ora, nessun commento: ma è facile immaginare che lo stuolo di avvocati di Steve Jobs sia già al lavoro per studiare le contromisure del caso.