Il governo inglese ha approvato lo stanziamento di fondi per la creazione di una scuola destinata a formare professionisti nel settore della musica e dello spettacolo dal vivo: il budget di previsione supera i 10 milioni di sterline (quasi 15 milioni di euro), inclusi i contributi, circa 3 milioni di sterline, che arriveranno dagli investitori privati. La “Academy for the Live Performing Arts and Music”, questo il nome della nuova istituzione accademica, avrà sede a Thurrock sul Thames Gateway (la zona orientale di Londra che si affaccia sul Tamigi e che in questi ultimi anni sta diventando il cuore del suo sviluppo urbanistico e imprenditoriale) estendendosi su un’area di 14 acri; organizzerà corsi di specializzazione tecnica (gestione impianti audio e luci negli spettacoli dal vivo, realizzazione delle scenografie da palco, ecc. ) coinvolgendo in veste di docenti molti operatori affermati del settore. Tra i promotori e finanziatori del progetto figurano la casa discografica EMI, il Sindacato Nazionale dei Musicisti e la società di organizzazione di concerti Live Nation e il teatro Royal Opera House, riuniti nel comitato Creative and Cultural Skills. “Tutti noi riconosciamo l’importante contributo economico e culturale della musica dal vivo”, ha detto il presidente della EMI Eric Nicoli, aggiungendo che “l’accademia aiuterà a colmare le lacune che tuttora esistono in questo campo nello sviluppo delle competenze tecniche e professionali”. <br> In Gran Bretagna la musica dal vivo è un business che impiega circa 84 mila addetti, generando 4 miliardi di sterline (quasi 6 miliardi di euro) di fatturato all’anno.