Con un nuovo servizio appena lanciato in Inghilterra, eListening Post, la musica digitale (legale) diventa vendibile “porta a porta”, raggiungendo direttamente a casa il consumatore via e-mail. Il nuovo sistema di distribuzione, destinato alle case discografiche ma anche ad artisti indipendenti che si autoproducono, consente di spedire agli indirizzi elettronici inclusi in una determinata mailing list delle cosiddette “ePreviews”, messaggi contenenti un link a tracce audio e/o video protette da software anticopia DRM: i clip possono essere ascoltati o visti fino a cinque volte, trasmessi per posta elettronica ad altri utenti (che a loro volta hanno modo di “passare” il link ad amici e conoscenti) e, naturalmente, acquistati direttamente alla fonte con un semplice click, a prezzi variabili tra 59, 79 e 99 pence. <br> Per iscriversi al servizio, etichette e artisti pagano una quota iniziale di 45 sterline (poco meno di 67 euro) più altre 5 al mese (7,4 euro), incassando però l’intera cifra versata dal consumatore per scaricare le tracce più il 60 % di ogni inserzione pubblicitaria eventualmente incorporata nei file spediti in anteprima (il resto va al gestore del servizio). <br> “Noi”, ha spiegato Keith Harris, cofondatore di eListening Post insieme con l’ex dirigente di RealNetworks Greg Holloway, “offriamo una reale ‘disintermediazione’, un dialogo diretto tra l’etichetta e il fan, e non interferiamo mai nei flussi di denaro che intercorrono tra di loro. Inoltre, dando agli artisti la possibilità di inserire un messaggio pubblicitario nella preview, gli consentiamo di iniziare a guadagnare prima ancora che la gente cominci ad ascoltare i loro clip, e anche se non compra i loro brani”. <br> Tra le case discografiche che hanno già accettato di collaborare al progetto figura la EMI, ma anche altre major sono vicine a firmare un contratto “pilota” di distribuzione: “Sony BMG”, rivela Harris, “desidera provarlo con alcuni prodotti specifici, mentre Warner ne vuole una versione ‘customizzata’, ritagliata sulle sue esigenze specifiche”.