Già accolti lo scorso anno nella Rock and Roll Hall of Fame (vedi News), l’11 febbraio prossimo i due leggendari fondatori della A&M Records riceveranno un Grammy alla carriera in qualità di “industry icons”. “Alpert e Moss”, ha spiegato il presidente della Recording Academy Neil Portnow motivando il premio, “sono dei veri visionari la cui dedizione al lavoro ha avuto un profondo impatto sugli artisti e sui fan della musica in tutto il mondo”. <br> Il celebre trombettista Herb Alpert (1935, Los Angeles) e Jerry Moss (1935, New York) fondarono la A&M nel 1962 specializzandosi inizialmente in produzioni pop ed easy listening (Burt Bacharach, Sergio Mendes & Brasil ’66, i Tijuana Brass dello stesso Alpert). Nei decenni successivi si fecero la fama di infaticabili talent scout lanciando innumerevoli stelle della scena pop, rock e r&b internazionale: Procol Harum e Joe Cocker, Supertramp e Peter Frampton, Police e Bryan Adams, Janet Jackson e Sheryl Crow. Nel 1989, per mezzo miliardo di dollari, vendettero la loro impresa discografica alla PolyGram. Oggi di quell'epoca gloriosa restano soltanto il marchio e il catalogo, gestiti (dopo un altro passaggio di proprietà, nel 1999) dalla multinazionale Universal. <br> L’episodio più curioso della storia dell'etichetta riguarda l’ingaggio e il subitaneo licenziamento dei Sex Pistols, nel 1977: firmato e sciolto nell’arco di dieci giorni il contratto con il problematico gruppo di Johnny Rotten e Sid Vicious, le copie stampate su A&M del primo singolo “God save the Queen” vennero immediatamente distrutte; ne sopravvissero però alcuni rarissimi esemplari, che oggi sono valutati sul mercato collezionistico diverse migliaia di sterline.