La scomparsa di clienti importanti come Tower Records e la metamorfosi obbligata dei grandi megastore (come Virgin, che oggi vende più dvd che dischi: vedi News), impone alle case discografiche di cercarsi su Internet lo spazio adatto a coltivare generi e prodotti di nicchia. Universal Music ha deciso di fare da sé, aprendo (per ora solo nel Regno Unito, prossimamente sugli altri mercati internazionali) un “negozio” on-line di musica classica e jazz che sfoggia 125 mila brani scaricabili a pagamento attinti da cataloghi come Deutsche Grammophon, Decca, Philips, Verve, Emarcy e Impulse. “Il nostro sito”, promette il direttore Universal Classics & Jazz di Universal UK Dickon Stainer, “rivoluzionerà l’accesso del consumatore a questi generi e offrirà musica non disponibile altrove allettando tanto i teen ager quanto gli ultracinquantenni”. <br> Le tracce audio sono compresse in formato WMA a 320 kbps (qualità di poco inferiore a quella del cd; iTunes usa un tasso di compressione a 128kbps) e costano, in Inghilterra, 79 pence ciascuna (1,18 euro). Nei prossimi mesi Universal conta di aprire l’offerta anche ad altre etichette e di distribuire attraverso il suo “store” podcast, suonerie e video completi di opere e balletti.