Etichette discografiche e negozi di musica digitale, iTunes in primis, continuano a battagliare sul prezzo dei download. E forse proprio alla necessità di soddisfare le maggiori pretese della discografia si deve la decisione di eMusic di ridurre l’offerta contenuta nelle sue diverse formule di abbonamento. Sull’esempio di quanto è già in vigore da qualche mese negli Stati Uniti, infatti, anche in Europa la piattaforma diminuirà da febbraio il numero di mp3 (come sempre privi di protezione DRM) che i nuovi abbonati al servizio possono scaricare mensilmente: da 40 a 30 download per l’abbonamento “basic” (12,99 euro al mese), da 65 a 50 in quello “plus” (16,99 euro), da 90 a 75 in quello “premium” (16,99 euro). La nuova linea di condotta, che riflette una specie di “inflazione mascherata”, potrebbe proprio essere dovuta alle aumentate pretese dei fornitori (nel suo caso, le etichette indipendenti). <br> eMusic vanta attualmente un catalogo di due milioni di canzoni e 250 mila abbonati. La sua politica di vendita differisce da quella di Napster, definibile piuttosto come un “noleggio”: quest’ultimo infatti consente un accesso illimitato al suo catalogo on-line che però, essendo protetto da software DRM, una volta scaduto l’abbonamento non è più utilizzabile dall’utente.