L’Italia è tuttora uno dei grandi esportatori di musica nel mondo, e una attività finalmente organizzata e pianificata di promozione all’estero della nostra produzione resta uno dei punti chiave nell’agenda della industria di settore: se ne è nuovamente parlato in un incontro tenutosi il 29 gennaio a Roma tra il ministro per il Commercio Internazionale e le Politiche Europee Emma Bonino e i rappresentanti del cosiddetto “Tavolo della Musica” (AFI, Audiocoop, FIMI, PMI, Arci, Assoartisti, Assomusica e Superclub: organizzazioni rappresentative dei settori della discografia, della musica dal vivo e della comunità artistica). Confronto proficuo, a quanto pare (era presente anche il presidente della Commissione Cultura della Camera Pietro Folena), dal momento che la rappresentante del governo Prodi, prendendo a esempio il patto siglato nel 2003 a Sanremo tra FIMI e l’allora viceministro per le Attività Produttive Adolfo Urso, ha rilanciato l’idea di un nuovo “accordo di settore” inserito nel più ampio quadro della promozione all’estero di tutto il “made in Italy” e nel piano di programma 2007/2008 dell’Istituto nazionale per il Commercio Estero (ICE), attivando anche un collegamento con il progetto, BuonItalia, che per conto del ministero delle Politiche Agricole e Forestali si propone di valorizzare il nostro settore agroalimentare fuori dai confini nazionali. La musica come ambasciatrice dello stile italiano nel mondo, insomma, al pari della cucina e dell’alta moda (quest’ultimo connubio, sempre per iniziativa di FIMI, si era già concretizzato in occasione dei festeggiamenti dei trecento anni di San Pietroburgo nel 2003): anche se per il momento tutto o quasi, compreso il progetto di creare un ufficio export in collaborazione col ministero dei Beni Culturali, resta fermo sulla carta.<br> Un’ultima curiosità: il ministro Bonino ha invitato le imprenditrici del settore musicale a partecipare al primo Italian Forum for Women Entrepreneurs, che si terrà a Milano il 4 e 5 marzo: ma se si escludono le "senatrici" Caterina Caselli Sugar e Claudia Mori (più una presidentessa in Assomusica, Ilaria Gradella), da questo punto di vista abbiamo purtroppo ben poco da offrire.