Nonostante la EMI abbia opposto un secco rifiuto alla Warner, giudicando troppo bassa la sua offerta rispetto al valore intrinseco della società, alle sinergie raggiungibili mediante una fusione e ai rischi di incorrere in uno stop da parte dell’Antitrust (vedi News), sembra che Edgar Bronfman Jr., boss della major statunitense, non abbia alcuna intenzione di mollare l’osso: secondo la stampa inglese, è probabile che le trattative subiscano un rallentamento piuttosto che fermarsi del tutto, e che la Warner cerchi di convincere la controparte che proprio questo sarebbe il momento giusto per sottoporre un progetto di “merger” al giudizio della Commissione Europea. <br> Come noto, EMI ha respinto un’offerta da 260 pence per azione che la valuterebbe intorno ai 3 miliardi di euro.