Bill Graham non c’è più (scomparso nel 1991 in seguito a un incidente in elicottero), ma la leggenda del suo Fillmore sopravvive. La celebre insegna, che tra il 1966 e il 1971 campeggiò su due leggendari locali di San Francisco (prima il Fillmore Auditorium, tra Market e Van Ness, e poi il Fillmore West, trampolini di lancio di Grateful Dead, Jefferson Airplane, Janis Joplin, Santana e tanti altri) e su un vecchio teatro newyorkese ribattezzato Fillmore East, dopo un lungo periodo di inattività ha ripreso vita nella storica sede californiana di Geary Street e a Denver, Colorado. Ma ora Live Nation, che gestisce il marchio in franchising, ha deciso di allargarne la portata esportandolo anche a Filadelfia, a Detroit e di nuovo a New York, questa volta non più nell’antica sede ubicata nell’East Village (dove oggi sorge una banca) ma al rinnovato Irving Plaza, che l’11 aprile inaugurerà la sua nuova stagione con un concerto della britannica Lily Allen. Altre aperture seguiranno, secondo uno schema che il colosso americano della musica dal vivo sta applicando anche alla catena di locali House of Blues, acquistata lo scorso anno (vedi News). <br> I nuovi Fillmore, ha spiegato l’ad di Live Nation per il Nord America Bruce Eskowitz, ricalcheranno nell’arredamento quello storico di Frisco: pannelli di legno scuro alle pareti, i celebri candelabri tanto amati da Graham, poster originali dei concerti, persino il cesto di mele offerte all’ingresso agli spettatori come ai tempi eroici di Haigth Ashbury, abbinati però, stavolta, alle poltrone di confortevoli aree vip e a modernissimi schermi al plasma di ultima generazione.