Mossa annunciata, dai tempi del licenziamento in tronco di Alain Levy e David Munns avvenuto nel gennaio scorso (vedi News): la EMI affida a Roger Ames la responsabilità delle operazioni in Nord America (Canada e Stati Uniti), con doppia sede a New York e Los Angeles e alle dirette dipendenze dell’amministratore delegato Eric Nicoli. Ad Ames, che dal marzo del 2005 lavorava già come consulente per conto della società inglese, riporterà tra gli altri Jason Flom, capo del Capitol Music Group e sua vecchia conoscenza dai tempi in cui entrambi erano alla Warner. Al vertice della struttura internazionale del gruppo, il manager originario di Trinidad affianca Tony Wadsworth, responsabile di EMI UK, e JF Cecillon, responsabile internazionale (Europa continentale, Asia e America Latina). <br> Ames, considerato uno degli ultimi “music men” in forze all’industria discografica, ha iniziato la sua prestigiosa carriera proprio alla EMI (inglese) nel 1975, passando all’ufficio artistico della Phonogram (PolyGram) nel 1979 e alla London Records nel 1983, diventandone in seguito managing director. Nel 1993 divenne presidente e ad della PolyGram UK, e tra il 1996 e il ’98 è stato presidente del PolyGram Music Group. Nell’ottobre del 1999 assunse il comando della Warner Music, coordinando anche un tentativo fallito di fusione con la stessa EMI (vedi News). Rimase in carica per oltre quattro anni, fino a quando (nel marzo del 2004) la proprietà della major passò a un gruppo di investitori guidato da Edgar Bronfman Jr. (vedi News). E’ stato anche uno dei primi discografici a credere nelle potenzialità della musica digitale e a chiudere contratti di licenza con il negozio digitale iTunes Music Store.