Si ascolta e si compra sempre più musica britannica, negli Stati Uniti. Analizzando a fondo la composizione delle classifiche americane di vendita (prime tremila posizioni, categoria album), la British Phonographic Industry ha calcolato che quasi un album su dodici venduti negli Stati Uniti nel corso del 2006, l’8,2 %, ha come paese di provenienza il Regno Unito. Il nuovo trend positivo era iniziato nel 2004, quando la quota di mercato della musica britannica negli USA era pari al 7,6 % ed era proseguito nel 2005, con una market share dell’8,1 %. Il 2007 dovrebbe essere altrettanto propizio alla discografia d’oltre Manica, dal momento che nelle classifiche americane staziona attualmente un drappello di giovani talenti albionici come Amy Winehouse, Lily Allen, Bloc Party, Joss Stone e James Morrison, accanto al senatore Sir Elton John. Tutto questo, mentre anche il nuovo Arctic Monkeys promette sfracelli… A guidare l’assalto alle charts americane, rivela ancora la BPI, è la casa discografica “British” per eccellenza, la EMI (7 artisti in classifica), seguita da Sony BMG e Warner con 4 artisti ciascuna, mentre la leader di mercato Universal è ferma a due e le indies collezionano tre hit oltre Atlantico.