Anche se il management EMI ha raccomandato agli azionisti di accettare l’offerta pervenuta dalla venture capital Terra Firma (vedi News), il loro benestare all’operazione di compravendita non è ancora arrivato e non si escludono rilanci dell’ultima ora capaci di scatenare una guerra al rialzo. Nel mentre, uno dei potenziali concorrenti si è chiamato fuori: si tratta della cordata costituita dal fondo Corvus Capital insieme all’ex amministratore delegato della casa discografica, Jim Fifield (vedi News). Smentendo le notizie che lo volevano pronto a mettere sul piatto un'offerta superiore (278 pence per azione contro 265), i portavoce del gruppo finanziario hanno dichiarato alla Reuters che il prezzo concordato tra EMI e Terra Firma è in realtà più alto di quanto loro siano disposti a pagare. Intanto, ravvivato dalle notizie delle ultime ore, nella giornata di mercoledì (23 maggio) il titolo EMI è schizzato in Borsa oltre il tetto dei 270 pence.