A dispetto dell’accordo di massima esistente tra il management EMI e i titolari del fondo Terra Firma (vedi News), il destino della major inglese resta ancora incerto. Gli osservatori internazionali, anzi, si stanno scatenando nella formulazione di molteplici ipotesi e scenari: pare ad esempio che, ritiratosi dalla competizione (per ora?) il suo partner finanziario Corvus Capital (vedi News), l’ex amministratore delegato EMI Jim Fifield sia pronto a tornare alla carica con l’appoggio, nientemeno, di membri della famiglia reale del Qatar (lo scrive il New York Post). Riuscisse nell’intento di strappare l’affare di mano al finanziere Guy Hands, Fifield avrebbe in mente di vendere subito le edizioni del gruppo, EMI Music Publishing, all’esperto editore Charles Koppelman, a sua volta appoggiato da un gruppo finanziario (GTCR Golder Rauner). Ma neppure la Warner Music sarebbe ancora fuorigioco: Edgar Bronfman Jr. potrebbe rilanciare sull’offerta Terra Firma o aspettare che l’operazione di compravendita vada in porto, per poi offrirsi di acquistare solo la parte discografica di EMI lasciando il “publishing” ad Hands e al suo equity group.